Il Consorzio
nasce ad Acqui Terme nel 1992 con lo scopo di controllare e regolamentare la
crescita del Brachetto, tutelarne il territorio, programmando la produzione,
incentivandone la commercializazione e con un forte impegno di promozione e
valorizzazione sui mercati mondiali.
Rovine
di antiche terme romane, Acqui Terme
Il Brachetto è un
vino antico, che nel corso della sua lunga storia ha conosciuto momenti
d'alterne fortune, ma negli ultimi anni ha visto crescere il numero dei suoi
estimatori e, grazie agli sforzi e al buon lavoro dei produttori, ha ottenuto
il riconoscimento della DOCG.
La leggenda vuole che il vino acquense,
progenitore del Brachetto d'Acqui, possedesse virtù afrodisiache e si racconta
che Giulio Cesare e Marco Antonio facessero precedere il loro arrivo in Egitto
alla corte della regina Cleopatra da otri di "vinum acquense".
Grappolo di Brachetto
Il
Brachetto è un vitigno aromatico a
bacca rossa, che trova la sua terra d’elezione nelle provincie di Alessandria e
Asti, nel Monferrato, un'area dal clima continentale, con forti escursioni
termiche tra estate e inverno.
La produzione del Brachetto d'Acqui avviene con metodo Martinotti-Charmat, ossia con rifermentazione in autoclave, per preservare i caratteri fruttati e aromatici delle uve impiegate.
Prodotto
sia frizzante, sia spumante, il Brachetto d'Acqui si presenta allegro e
profumato, dai colori porpora o rubino con riflessi violacei, profumi di rosa e
fragoline di bosco; all'assaggio è dolce, leggero di alcol, poco strutturato e
poco sapido, gradevolmente fresco nella sua vivacità gustativa.
Da bere entro l'anno per poterne apprezzare al meglio
la fragranza del profumo e la freschezza.
Apprezzo
molto questo vino in compagnia di amici, come aperitivo, e soprattutto in
abbinamento alla piccola pasticceria; inoltre, grazie alle sue doti immediate e
vivaci, mi ha regalato la soddisfazione di avvicinare al vino più di una
persona... e questo per un Sommelier non è cosa da poco!
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