venerdì 31 luglio 2015

Isonzo del Friuli DOC Friulano "i Ferretti" 2012 Tenuta Luisa


Oggi voglio parlarvi di Tenuta Luisa, azienda vitivinicola della zona DOC Isonzo che ha alle spalle oltre 80 anni di storia ed è oggi guidata da Eddi Luisa, insieme ai figli Michele e Davide, con immutato amore per il territorio. 

Infatti, secondo la loro filosofia, "la qualità nasce in vigna"... attraverso basse rese per ettaro, attente potature, impianti fitti e trattamenti minimi, Davide consegna al fratello Michele "dell'uva sana e naturale" per farne dei vini eleganti e capaci di emozionare, come il Friulano della selezione "i Ferretti" di cui ho apprezzato il suo essere espressione fedele del vitigno e del territorio.


Dal colore giallo dorato con riflessi verdolini, questo vino ha un naso che non mi è dispiaciuto affatto: simile per certi aspetti ad un giovane Fiano, presenta una mineralità dalle scure tonalità, sentori di fiori gialli ed erbe aromatiche, sottili note di miele e fieno, cenni di frutta a polpa gialla e agrumi su un lieve sottofondo balsamico.
Di buona struttura e persistenza al gusto, mostra un finale un pò caldo e finemente (e tipicamente) amarognolo.

Bere questo vino rappresenta, senz'altro, uno dei modi migliori per ripristinare le nostre riserve di sali minerali in questi giorni di arsura.

Alla prossima!



sabato 25 luglio 2015

Bianco di Toscana IGT Somaio 2013 Croce di Febo


Questo particolarissimo bianco nasce a Montepulciano, terra di grandi vini rossi, nei vigneti della cantina Croce di Febo, così chiamata per la presenza in quel luogo di una delle croci che il predicatore (ed ex ufficiale napoleonico) Baldassarre Audibert era solito innalzare lungo il suo viaggio religioso alla scoperta di luoghi sacri ed alle cui basi c’era l’iscrizione “F.E.B.O.” (che sta appunto per “Fecit erigere Baldassarre Odibert” con il dittongo au italianizzato).


Nella loro azienda, che conta poco più di 9 ettari di vigneto condotti secondo i principi dell’agricoltura biologica, i coniugi Silvia Vincenti e Maurizio Comitini ottengono ogni anno meno di duemila bottiglie di questo nettare (1600 nel 2013) da uve Trebbiano, Malvasia e San Colombano. 


La fermentazione svolta parte in acciaio e parte in barrique, unita ad una sosta sui lieviti di circa sei mesi, dona un vino dicotomico e peculiare: giallo dorato nel bicchiere, presenta un naso fresco e agrumato, minerale e dalle lievi note di erbe aromatiche; di glicerica morbidezza all’assaggio, mostra un sorso gustoso e di discreta persistenza.

Lo hanno chiamato “Somaio”, ma è un vino che potrebbe insegnare tanto a molti altri!


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