venerdì 28 febbraio 2014

Brunello di Montalcino DOCG Riserva 1998 Case Basse di Gianfranco Soldera


Tipo di Vino:             Rosso
Uve:                           Sangiovese
Vinificazione:            vinificazione naturale in tini di rovere di Slavonia.
Maturazione:            5 anni in grandi botti di rovere di Slavonia.
Titolo alcol.:              13,5%
Fascia di prezzo:       €€€€€
Giudizio Enoitaca:    5 anfore

Dal bel colore rosso granato, si presenta al naso con sentori di legno aromatico e sottobosco, note di terra umida su un sottofondo balsamico; emergono poi note di foglia di tabacco e di tè, viola appassita ed, infine, cenni di chicco di caffè. All'assaggio è succoso, elegante, poetico.

domenica 23 febbraio 2014

Appunti di enologia: Maturazione


Finita la fermentazione alcolica, i vini risultano duri da bere, presentando un'acidità troppo spiccata e tannini spigolosi; devono quindi trascorrere un periodo di maturazione in cui andranno incontro a modificazioni a livello visivo, olfattivo e gustativo. 
Tale periodo di maturazione si traduce in una sosta di durata variabile, da pochi mesi a diversi anni, che spesso avviene in recipienti di acciaio o di legno.

I recipienti in acciaio sono neutri rispetto al vino e non generano inoltre scambi di ossigeno con l'esterno; la sosta in questi recipienti tende a mantenere inalterati i caratteri dei vitigni, la freschezza dei profumi e del gusto. Per questi motivi la maturazione dei vini da bersi giovani avviene spesso in questo tipo di contenitori e per un periodo limitato di tempo.

Le botti di legno, un tempo utilizzate perlopiù per il trasporto del vino, comportano invece uno scambio di ossigeno con l'esterno (data la microporosità del legno); si viene a creare, quindi, all'interno delle botti un ambiente ossidativo ed il vino subisce delle modificazioni più o meno marcate in funzione di più fattori:
- tipo di legno utilizzato
I legni più utilizzati sono il rovere, il castagno e il ciliegio (questi ultimi due utilizzati di più in passato); il legno di quercia (rovere), che è preferito agli altri perché più duro e ricco di sostanze polifenoliche, è spesso importato dalla Francia; i legni di origine americana sono ricchi di aromi di vaniglia e di cocco.
- dimensioni del contenitore di legno
Le dimensioni delle botti sono determinanti perché influiscono sul rapporto tra la superficie del legno ed il volume del vino, che risulterà più alto nelle botti di piccole dimensioni, con maggiore ossigenazione del vino.
Esistono circa 160 tipologie di botte, si va dalla “botte rotonda italiana” da 100 hl (ettolitri) alla “botte francese” da 225 lt (barrique).
- taglio e stagionatura del legno
Per ottenere botti di qualità il legno va spaccato seguendo le venature naturali, anziché segato.
Le doghe di legno saranno quindi sottoposte a stagionatura, un'operazione che asciuga il legno dall'umidità naturale che renderebbe altrimenti impossibile una buona tenuta delle botti dopo l'assemblaggio. La stagionatura può avvenire all'aperto e durare in genere dai 24 ai 36 mesi, o in appositi forni che permettono un risparmio di tempo (che si riduce a 3-12 mesi) a scapito però della qualità, in quanto ci sarà la perdita di componenti aromatiche del legno; inoltre, durante la stagionatura naturale (all'aperto), gli agenti atmosferici contribuiscono anche a portar via i tannini più amari.
- grado di tostatura delle doghe
Durante la costruzione di una botte, le doghe (assi di legno che costituiscono la botte) sono sottoposte all'azione del calore prodotto da una fiamma fatta bruciare all’interno con lo scopo di ammorbidire il legno per poi piegarlo e fare assumere la tipica forma ricurva; l'azione del calore altera anche la struttura del legno tostando la parte a contatto con la fiamma; maggiore è il tempo (da 5 a 20 minuti) e la temperatura (da 150 a 200°C) a cui il legno è sottoposto a questo trattamento, maggiore sarà la sua tostatura, che, intensificandone i toni aromatici, farà cedere al vino aromi di vaniglia (vanille), chiodi di garofano (eugenolo) e noce di cocco (whisky lattone), fino ad accenti più incisivi, speziati e fumé.
- età delle botti
Il numero di volte che una botte è stata utilizzata per contenere vino (“passaggi”) ha la sua importanza; infatti se la botte è nuova cederà al vino una maggiore quantità di sostanze (1° passaggio), nei passaggi successivi ne rilascerà sempre di meno.

Come varia con la maturazione il colore del vino?
I vini rossi da tonalità viola e rubino virano verso tonalità granato e aranciate, perché in presenza di ossigeno antociani e tannini si ossidano, polimerizzano in lunghe catene e in parte precipitano.
Nei vini bianchi il colore passa dal giallo paglierino al dorato, fino a sfumare nel giallo ambrato.

Come varia con la maturazione il profumo del vino?
Il bouquet del vino si arricchisce di sentori evoluti, con eteri, esteri ed acetali che si formano per reazioni ossidative e danno sfumature di spezie, confetture, fiori appassiti, cuoio, pelliccia, caffè, cacao e tabacco.

Come varia con la maturazione il gusto del vino?
Il gusto del vino diventa più morbido ed equilibrato, perché gli acidi in parte si trasformano e si combinano, i tannini provenienti dalle bucce polimerizzano e in parte precipitano; inoltre il legno cede tannini ellagici (gallici), meno aggressivi, che aumentano la condensazione dei tannini derivati dalle uve, diventando così meno duri e astringenti.


Se hai trovato questo post interessante… dà un’occhiata al mio ebook “Nozioni di base sul vino”.


sabato 22 febbraio 2014

Enoteca "La Botte" - Casagiove (CE)


Attraversando i grandi saloni dell'enoteca, lo sguardo spazia e si perde tra le centinaia di bottiglie in esposizione, si posa sull'antica mobilia per risalire con le alte colonne in pietra e le travi in legno fin sopra i soffitti affrescati e dai lampadari fastosi, ricchi di rame e luci.


Un sipario separa dal resto dell'enoteca la grande sala da degustazione, teatro di importanti eventi enogastronomici, nonché palcoscenico dei corsi di qualificazione professionale per Sommelier.

 

Passione per il vino, fusa a una romantica solennità, traspare da ogni angolo, oggetto e cimelio, di questo tempio del vino in Campania, i cui custodi, Marco Ricciardi e suo padre Vincenzo, gestiscono dal 1975.


"Un luogo da tutelare", come disse Salvo Foti in una serata presso l'enoteca, "Patrimonio di ogni enoappassionato"!

Sito web dell'enoteca: http://www.enotecalabotte.it/  

Toscana IGT Bischero 2011 Cantina Viticoltori Senesi Aretini


Tipo di Vino:             Rosso
Uve:                           Sangiovese 70%; Ciliegiolo, Prugnolo, Pugnitello e Canaiolo 30%.
Titolo alcol.:              12%
Fascia di prezzo:       5 euro
Giudizio Enoitaca:    2 anfore

Dal colore rosso rubino piuttosto carico, si presenta al naso con sentori di ciliegia sotto spirito e note di pepe; all'assaggio è poco strutturato ma di buona acidità, i tannini sono sfumati e il sorso disimpegnato.

Cosa mi piace di questo vino:
1. Il naso semplice e abbastanza pregevole.
2. La scorrevolezza.
3. Che nel caso dovesse servirmi una cassa non devo svenarmi.
4. Immaginare cosa stanno pensando i miei amici enostrippati leggendone l'etichetta.

venerdì 21 febbraio 2014

Azienda Agricola Barale Fratelli


Nata nelle Langhe nel 1870, quando da poco era iniziato il rinascimento dell'enologia piemontese con la rivoluzione introdotta nella produzione del Barolo, l'Azienda Agricola Barale Fratelli vanta uno stemma araldico adorno di numerose medaglie vinte nelle esposizioni universali di fine '800, testimonianza storica dell'impegno di questa Cantina e della qualità raggiunta dai vini prodotti.


Le Langhe si trovano nella parte meridionale del Piemonte; il nome, di origine celtica, significa “lingue di terra” e si riferisce alle colline allungate, spesso dai fianchi molto ripidi, disposte in modo da correre tra loro parallele a formare tante vallate profonde e strette.


Nelle Langhe trova la sua zona d'elezione il Nebbiolo, un vitigno a bacca rossa difficile da coltivare, il cui nome pare derivare da "nebbia", non è chiaro se per definire l'aspetto dell'acino, scuro ma appannato (annebbiato) da abbondante pruina, o se dovuto alla maturazione molto tardiva delle uve, che porta spesso a vendemmiare nel periodo delle nebbie autunnali.


I vigneti dell'Azienda, siti nei comuni di Monforte d'Alba, Barolo e Neive, coprono una superficie di circa 20 ettari dove, oltre al Nebbiolo (da cui si ottengono i vini Barolo e Barbaresco), trovano posto anche altri vitigni autoctoni piemontesi sia a bacca rossa, come il Dolcetto e la Barbera, sia a bacca bianca, come l'Arenis e il Moscato Bianco.
L'Azienda produce, inoltre, anche un Metodo Classico da uve Pinot Nero e Chardonnay.


Tra i vini prodotti dall'Azienda, quello che più mi incuriosisce è il Barolo Bussia Riserva che, dopo tre anni di affinamento in botti di rovere francese di media capacità, nel rispetto di un'antica pratica riposa per due anni in damigiane.

Potete trovare i vini di quest'Azienda su Byvino, enoteca online con cui ho il piacere di collaborare.

Santenay 1er Cru Grand Clos Rousseau 2011 Domaine Claude Nouveau


Tipo di Vino:             Rosso
Uve:                           Pinot Nero
Fascia di prezzo:       19,50 euro
Giudizio Enoitaca:    5 anfore

Dal colore rosso rubino felpato e che sfuma nel violaceo, presenta un naso seducente ed avvolgente, che parla di pastelli in cera e caramella alla ciliegia, spezie dolci e fiori, cui seguono note di spezie orientali; ammaliante e femminile anche all'assaggio... Un vino che è una droga!


mercoledì 19 febbraio 2014

Alto Adige DOC Riserva Klaser 2010 Weingut Niklas


Tipo di Vino:             Bianco
Uve:                           Pinot Bianco
Maturazione:            in botti di rovere.
Titolo alcol.:              13,5%
Fascia di prezzo:       €
Giudizio Enoitaca:    2 - 3 anfore

Dal colore giallo paglierino carico con riflessi oro-verdolini, presenta al naso sentori di pietra focaia e note di frutta secca, cenni di erba falciata e menta; di discreta morbidezza all'assaggio, mostra buona acidità e un finale un po' amarognolo.

martedì 18 febbraio 2014

La "Top 15 Italian Wine's Blog" di Ville in Italia

Leggo questa top 15 dedicata ai più autorevoli ed interessanti blog sul vino italiano e sono lusingato nel vedere incluso anche il mio blog EnoItaca. Grazie. 



domenica 16 febbraio 2014

Savigny-les-Beaune AOC Aux Grands Liards 2010 Domaine Rollin Père et Fils


Tipo di Vino:             Rosso
Uve:                           Pinot Nero
Titolo alcol.:              13%
Fascia di prezzo:       20 euro
Giudizio Enoitaca:    5 anfore

Dal bel colore rosso rubino, presenta al naso sentori di frutta e fiori, note di muschio e sottobosco, cenni di grafite e cioccolato fondente; elegante anche all'assaggio, è di beva piacevole e gustosa con un finale dai bei ritorni fruttati.
Un vino seducente, la cui etichetta dovrebbe riportare un'avvertenza: Rischio di bevuta smodata!

giovedì 13 febbraio 2014

Il Taurasi 2008 e 2004 di Pietracupa


Ultimamente mi è capitato di assaggiare le annate 2008 e 2004 del Taurasi di Pietracupa a pochi giorni di distanza l'una dall'altra... di seguito le mie note di assaggio.

La 2008 presentava un colore rosso rubino piuttosto carico e con riflessi granati, un naso più complesso che intenso, fitto ed elegante, con sentori di ciliegia e frutti di bosco, terra umida e sottobosco, viola appassita ed erbe essiccate; all'assaggio mostrava una componente alcolica davvero ben integrata in una struttura importante ma resa agile da una buona acidità; una beva piacevole e gustosa, scandita da tannini fitti ma vellutati e con un finale persistente e dai bei ritorni fruttati.
Un vino di gran classe! Che a distanza di 24 ore dalla stappatura (e conservato in un decanter) continuava a meravigliare!

Pochi giorni dopo la 2008, grazie al mio amico Alberto Fabbricini, ho avuto la fortuna di assaggiare una bottiglia del 2004 che, con i suoi iniziali sentori quasi vinosi e di frutta fresca croccante, di anni ne dimostrava molti di meno!
Dopo alcune rotazioni nel bicchiere, il naso virava su note di erbe aromatiche, legno di sandalo ed oli essenziali. Di beva facile e gustosa, mostrava tannini presenti ma molto vellutati e ritorni di frutta fresca e fiori. Alla cieca il mio pensiero si spingeva verso zone dell'Alto Piemonte e di Borgogna... Non avrei mai detto si trattasse di Taurasi!
Elegante e di beva buona come poche!

mercoledì 12 febbraio 2014

Greco di Tufo DOCG "pietra rosa" 2005 Di Prisco


Tipo di Vino:             Bianco
Uve:                           Greco
Titolo alcol.:              13,5%
Fascia di prezzo:       €€
Giudizio Enoitaca:    5 anfore

Confesso... annate più recenti, bevute dopo uno o massimo due anni di affinamento, non mi hanno entusiasmato... ma questa 2005, stappata dopo circa otto anni trascorsi in bottiglia, mi ha sconvolto!
Un colore piuttosto maturo ma luminoso, un bel giallo paglierino carico dai riflessi dorati... un naso un po' ritroso, delicato, che sussurra note minerali e agrumate.
Una decisa sapidità all'assaggio dona al vino carattere e personalità... per una beva piacevole e gustosa, resa tra l'altro facile da una vivida acidità... che gioventù di bocca!

Cosa mi piace di questo vino:
1) Il colore intenso e luminoso.
2) Le note minerali e citrine.
3) La spiccata sapidità.
4) Che sono riuscito (anche se dopo qualche minuto) ad indovinare che si trattava di un "Greco di Tufo"!

Curiosità: Il nome di questo vino è legato al luogo di produzione, Fontanarosa, comune dell'avellinese famoso per la lavorazione della pietra.

giovedì 6 febbraio 2014

Le Cousin Rouge Vieilles Vignes 2009 Oliver Cousin


Tipo di Vino:             Rosso
Uve:                           Grolleau
Titolo alcol.:              13%
Fascia di prezzo:       €€€
Giudizio Enoitaca:    5 anfore

Dal colore rosso rubino dai riflessi granati, presenta al naso dapprima sentori quasi vinosi, poi di frutta rossa fresca e fiori, cenni mediterranei appaiono infine su un sottofondo balsamico e mentolato; scialbo di tannini all'assaggio, è succoso e di estrema bevibilità, con un leggero pizzicore alla lingua e bei ritorni fruttati.
Non è menzionata l'annata in etichetta... la si scopre solo stappando la bottiglia.
Un vino di grande bontà! Frutto di Vieilles Vignes che come zanzare succhiano il sangue della terra.

Curiosità: Il termine "cousin" in francese indica un tipo di zanzara ed il produttore con questo vino ha messo in gioco, oltre a se stesso, anche il suo cognome... in etichetta. 


martedì 4 febbraio 2014

Maremma Toscana IGT Rosso 2009 La Maliosa


Tipo di Vino:             Rosso
Uve:                           Ciliegiolo, Aleatico
Vinificazione:            3 - 4 settimane di macerazione; lieviti indigeni.
Maturazione:            un anno in botti di legno.
Titolo alcol.:              14,5%
Fascia di prezzo:       13 euro
Giudizio Enoitaca:    3 - 4 anfore

Ottenuto da uve coltivate secondo i principi della biodinamica, questo vino si presenta nel bicchiere con un colore rosso rubino piuttosto carico e dai riflessi violacei; presenta un naso complesso ed elegante, dove a sentori animali si alternano note di ciliegia e fiori rossi, cenni speziati e di radice di liquirizia su un lieve sottofondo balsamico; all'assaggio è fresco, equilibrato ed elegante, con una componente alcolica ben integrata nella struttura e tannini vellutati; il finale è di discreta persistenza con buona corrispondenza naso-bocca... Un sorso convincente!

Cosa mi piace di questo vino:
1. Il colore felpato.
2. Il naso elegante e fascinoso.
3. La bontà della beva.
4. Che si è ben abbinato al ragù toscano.

lunedì 3 febbraio 2014

Appunti di enologia: Vinificazione con macerazione carbonica


La vinificazione con macerazione carbonica è utilizzata per ottenere vini dai colori intensi e molto vivaci, con profumi vinosi, floreali e fruttati, vini però in genere inadatti all’invecchiamento, da consumarsi entro pochi mesi.

I grappoli interi sono posti all'interno di contenitori ermetici, nei quali dopo aver prodotto il vuoto d'aria viene immessa anidride carbonica (CO2), ad una temperatura di  30°C per 5-10 giorni; i lieviti indigeni migrano dalla buccia alla polpa alla ricerca di ossigeno ed acqua, innescando un processo di fermentazione intracellulare; terminato questo processo l’uva viene pigiata ed avviata alla vinificazione in rosso, con un'ulteriore fermentazione di 3-4 giorni.

In Francia, in particolare nel Beaujolais (parte meridionale della Borgogna, tra Mâcon e Lione), con tale tecnica di vinificazione si ottengono i "Beaujolais Nouveau", esclusivamente da uve Gamay; la loro commercializzazione avviene a partire dal terzo giovedì di Novembre dello stesso anno della vendemmia.

In Italia, invece, il vino "Novello" può essere prodotto su tutto il territorio nazionale ed è permesso l'utilizzo di uve di più vitigni, delle quali basta che almeno il 30% sia vinificato con macerazione carbonica; la commercializzazione avviene a partire dal 30 ottobre dello stesso anno della vendemmia, il giorno del dèblocage, mentre il termine ultimo per l’imbottigliamento è il 31 dicembre dello stesso anno.

Curiosità: Nel 1934 studiosi francesi condussero degli esperimenti per la conservazione dei grappoli d'uva ed il risultato di uno di questi esperimenti, che consisteva nella conservazione dei grappoli a bassa temperatura e a contatto con l'anidride carbonica, portò all'ideazione della vinificazione con macerazione carbonica.


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Marlborough Sauvignon Blanc 2008 Cloudy Bay


Tipo di Vino:             Bianco
Uve:                           Sauvignon Blanc
Titolo alcol.:              13,5%
Fascia di prezzo:       22 euro
Giudizio Enoitaca:     3 anfore

Dal colore giallo paglierino carico con riflessi oro-verdolini, presenta un naso delicato, descritto da sentori di frutta a polpa bianca ancora acerba e ananas, note minerali e di erba falciata.
Di buona acidità e sapidità all'assaggio, è di beva piuttosto piacevole e gustosa.


sabato 1 febbraio 2014

Barbaresco DOCG Crichët Pajé 2001 Roagna - I Paglieri


Tipo di Vino:             Rosso
Uve:                           Nebbiolo
Vinificazione:            macerazione a "cappello sommerso" per 80-100 giorni; lieviti autoctoni.
Maturazione:            in botti grandi di rovere francese.
Titolo alcol.:              13,5%
Fascia di prezzo:       200 euro - 1200 bottiglie prodotte.
Giudizio Enoitaca:    5 anfore

La curiosità che mi ha spinto ad aprire questa bottiglia è legata ad una definizione data a questo vino... "Atlante stellare in formato liquido"... Davvero suggestiva! Mi rimanda a un cielo stellato, come quelli che si possono più facilmente osservare in una tersa notte d'estate, lontano dalle luci della città... immaginandomi disteso su un prato, perso, alla ricerca dei bagliori delle stelle.
Stappata la bottiglia, intravedo forse il "perché" di questa metafora... i sentori, sussurrati, appaiono come puntini luminosi su di un manto granato... se si prova a focalizzare l'attenzione su uno di questi, si viene dopo un attimo attratti dalla luminosità di quelli vicini... cosicché il naso spazia tra una miriade di sentori che, come le stelle sulla volta celeste, formano costellazioni... ed amalgamandosi poi gli uni agli altri danno al profumo del vino immagini unitarie che, con un senso di pace e meraviglia, rimarrei a scrutare per ore ad occhi chiusi e con il naso immerso nel bicchiere, mentre il mio volto è accarezzato da un leggero soffio di spezie orientali.
La magia si ripete anche all'assaggio! Elegante, aristocratico, equilibrato e dai tannini vellutati, con una beva agile, nonostante la grande struttura, e un finale da applauso.
Se non fosse stato per il prezzo ne avrei stappato subito un'altra!

La definizione data a questo vino è di Armando Castagno, a mio avviso, uno dei più grandi interpreti enoici dei nostri giorni.

Ad accompagnare il vino: Brasato al Barolo - Chef Raffaella Verde, Enopanetteria "I Sapori della Tradizione"


Assaggi di ... Toscana

Enopanetteria "I Sapori della Tradizione", Melito di Napoli – 02 Febbraio 2014


Continua all'Enopanetteria il programma di appuntamenti domenicali volto all'assaggio dei vini delle principali zone d'Italia e del Mondo.

Un viaggio enoico che, ogni domenica mattina, vede protagonisti i vini di una determinata regione... e, ad accompagnare gli assaggi, le immancabili "pizze della tradizione" di Stefano Pagliuca.

Questa domenica si ritorna in Toscana, terra di antiche tradizioni vitivinicole.

Ecco i vini di questa domenica:
- Maremma Toscana IGT Bianco 2009 La Maliosa
- Chianti Classico DOCG Riserva 2006 Antinori

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