Si
narra che tre amici, che svolgono differenti lavori (un avvocato, un medico e
un dirigente d'azienda) ma uniti da unica passione (quella per il vino), siano
soliti incontrarsi in enoteca una volta a settimana.
L'incontro
non avviene in un giorno prestabilito né ad un orario preciso, l'unica costanza
è l'apertura di gran belle bottiglie; anche il tema dell'incontro è
variabile... a volte decidono di limitarsi ad una precisa area vitivinicola,
altre di fare miniverticali di un determinato vino; capita anche (a dir la
verità, piuttosto spesso) che diano fondo alle loro cantine private portando
bottiglie coperte e divertendosi così a fare una degustazione alla
"cieca" oppure, come in questo caso, ad organizzare epici enoscontri.
Qualche
settimana fa, nella fresca cantina de "I Sapori della Tradizione", The
Three Rioters hanno organizzato un enoscontro biblico che ha visto da un lato,
nelle vesti di Davide, il Gevrey-Chambertin 1er Cru "La Bossiere"
Monopole 2006 Domaine Harmand-Geoffroy e dall'altro, nelle vesti di Golia, il
Grand Cru Chambertin-Clos de Bèze 2002 Domaine Prieuré Roch.
Campo
di battaglia: un piatto di mezzanelli con sugo di pollo ruspante alla
cacciatora sapientemente preparato dalla chef resident Raffaela Verde.
"La
Bossiere" è un piccolo vigneto di appena mezzo ettaro (si tratta del più
piccolo Premier Cru a Gevrey) situato dove sono le vigne più alte del comune e
di esclusiva proprietà del Domaine Harmand-Geoffroy, che lo cura senza
utilizzare insetticidi e diserbanti.
Il
Chambertin-Clos de Bèze non ha bisogno di presentazioni e, per intenderci, le bottiglie di
questo Grand Cru costano anche una decina di volte in più rispetto a quelle del
Premier Cru "La Bossiere".
Al
naso il Clos de Bèze era di una complessità mostruosa, un vero
concentrato di spezie... pensate un qualsiasi sentore e lo avreste ritrovato in
quel bicchiere! Note terrose e di carruba si alternavano su un sottofondo
balsamico; emergevano poi cenni di goudron e fiori secchi… sentori di china si
facevano strada a bottiglia ormai quasi vuota.
A
questo turbinio di profumi, il 1er Cru "La Bossiere" rispondeva in
maniera gentile, più pacata... ma ammaliante! Sentori di fiori secchi si
insinuavano nelle nostre narici sospinti da un soffio mentolato e attorniati da
note di spezie e pietrisco di ruscello... servito alla cieca avrei detto si
trattasse di un Volnay!
Al
gusto il Clos de Bèze ha dato sfoggio della sua struttura; il sorso era pieno e
succoso ma nulla a che vedere con la disarmante e squisita eleganza del 1er Cru
"La Bossiere" che, avendo dimostrato di essere in splendida forma, ha
ottenuto all'unanimità la palma della vittoria.
Il vincitore! |
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