La descrizione di questa piccola e brillante cantina
irpina è riportata sulla retroetichetta delle loro bottiglie, che così recita:
"Nel comune di Montefredane circondata da
boschi e da un corso di acqua sorgiva che, per cascate suggestive, si riversa
nella valle del Sabato, si trova l'azienda vitivinicola che prende il nome
dalla pendice soleggiata Pietracupa.
L'azienda, a carattere familiare, nasce per la
comune passione per la terra e i suoi frutti. Pur vinificando da anni, soltanto
dal 1993 la famiglia Loffredo ha iniziato un limitato imbottigliamento e la
vendita del Fiano di Avellino, del Greco di Tufo, della Falanghina, del Taurasi
e del Quirico (Aglianico)."
Un quadro dell'azienda sul blog "Il viandante bevitore" di Mauro Erro; di seguito alcune mie note di assaggio:
Greco di Tufo DOCG 2012
Greco. Acciaio.
Dal
luminoso colore giallo paglierino con riflessi oro-verdolini, presenta discreta
intensità olfattiva, sentori agrumati e minerali, dolci note di fiori
bianchi.
All'assaggio
è di beva facile e piacevole, di buona acidità e gustosa sapidità... mi ricorda
vini di Sancerre!
Settembre 2014.
13 euro. 92/100
Greco di Tufo
DOCG 2011
Greco. Acciaio.
Dal
colore giallo paglierino scarico, si presenta al naso con sbuffi minerali.
sfumature di fiori gialli e agrumi.
Intenso
all'assaggio, presenta grande acidità e sapidità; un po' scorbutico ed
improntato sulle durezze, lascia ben sperare per il futuro.
Luglio 2013. 13
euro. 84/100
Campania IGT
"Quirico" 2011
Aglianico.
Dal
coloro rosso rubino, presenta al naso sentori di frutta rossa e sottobosco,
note floreali e cenni di pepe nero. All'assaggio è di buona struttura e scorrevolezza,
dal tannino presente ma non invadente e con una componente alcolica che si fa
percepire su un finale comunque piacevole e di buona corrispondenza naso-bocca.
Ottobre 2014. 13
euro. 83/100
Taurasi DOCG
2008
Aglianico. Botti
di rovere.
Dal
colore rosso rubino piuttosto carico e con riflessi granati, presenta un naso
più complesso che intenso, fitto ed elegante, con sentori di ciliegia e frutti
di bosco, terra umida e sottobosco, viola appassita ed erbe essiccate; all'assaggio
mostra una componente alcolica davvero ben integrata in una struttura imponente
ma resa agile da una buona acidità; una beva piacevole e gustosa, scandita da
tannini fitti ma vellutati e con un lungo finale dai bei ritorni fruttati.
Un
vino di gran classe! Che a distanza di 24 ore dalla stappatura (e conservato in
un decanter) continuava a meravigliare!
Febbraio 2014. €€€. 97/100
Taurasi DOCG
2004
Aglianico. 15
mesi in botti di rovere di Slavonia da 10 e 20 ettolitri.
Grazie
ai suoi iniziali sentori quasi vinosi e di frutta fresca, questa bottiglia di
anni ne dimostrava molti di meno!
Dopo
alcune rotazioni nel bicchiere, il naso vira su note di erbe aromatiche, legno
di sandalo ed oli essenziali. Di beva facile e gustosa, mostra tannini presenti
ma molto vellutati e ritorni di frutta fresca e fiori. Alla cieca il mio
pensiero si spingeva verso zone dell'Alto Piemonte e di Borgogna... Non avrei
mai detto si trattasse di Taurasi!
Elegante
e di beva buone come poche!
Febbraio 2014. €€€. 95/100
Nessun commento:
Posta un commento
Grazie per la visita.