Le
avete mai viste così vicine?
Come
di dite??? Dite "No"?!?
Sono
passati già tre anni dalla frattura che, a fine 2013, destabilizzò la più
numerosa associazione di sommelier presente in Italia... ossia, l'Associazione
Italiana Sommelier (AIS).
Dopo
questa scissione interna, l'AIS, presieduta da Antonello Maietta, continua ad
avere il primato per numero di associati, mentre la FIS, ossia la
"Fondazione Italiana Sommelier", presieduta da Franco Maria Ricci, detiene
come fulcro il celeberrimo Hotel Cavalieri di Roma.
"Vitae" è il nome della
guida realizzata dall'AIS, che
premia i migliori vini (ossia, quelli che hanno ottenuto un punteggio superiore
ai 90 punti) con le "4 viti".
"Bibenda", invece, è la
guida realizzata per i soci FIS, che
attribuisce ai migliori vini (ossia, quelli che hanno ottenuto un punteggio
superiore ai 90 punti) i famosi "5
grappoli".
In
passato, quando mamma AIS era unita, la guida era solo una, ossia "Bibenda"...
oggi che, invece, di guide ne troviamo due, mi sono chiesto se, confrontando gli
elenchi dei vini premiati, avessi trovato delle differenze.
Il
metodo di valutazione dei vini, anche se cambiano i nomi dei premi assegnati,
sostanzialmente cambia di poco o nulla... quindi, a rigor di logica, seppur a
degustare i vini non sono le stesse persone, grosse differenze non dovrebbero
esserci?!? oppure no?!?
Così,
curioso come una scimmia, ho voluto focalizzare la mia attenzione sulle aziende
vitivinicole campane i cui vini sono stati premiati nelle ultime tre edizioni
(2015, 2016 e 2017) delle due guide... Perché ho considerato solo le aziende
presenti in Campania? Perché si tratta della mia regione e, quindi, la
curiosità era maggiore e, poi, perché considerare tutte le aziende italiane mi
avrebbe portato via troppo tempo... magari, per le altre regioni questo lavoro
lo farete voi che state ora leggendo :))))))))))
Ma
ora, bando alle ciance, è passiamo in rassegna i dati :)
Le
aziende, di cui almeno un vino è stato premiato nelle tre edizioni, sono state
24 per Vitae e 34 per Bibenda... per un totale di 40.
Il
primo dato interessante è che ci sono state alcune cantine premiate da Vitae ma
non da Bibenda e viceversa... In questo triennio su 40 aziende solo 18 (ossia,
meno della metà) hanno messo d'accordo le due guide.
Mi
ha colpito, in particolare, vedere ben 4 cantine premiate per tre anni
consecutivi da Bibenda ma nemmeno una volta da Vitae (per non fare nomi, le aziende
in questione sono: Cantine Antonio Caggiano, Terre del Principe, Traerte e
Villa Diamante)... Che quelli di Vitae non abbiano assaggiati i vini da queste
prodotte? Sembrerebbe di no... di queste quattro cantine, sicuramente tre sono state
recensite nella guida Vitae... mah! Erano meritevoli o no? Sono stati "di
manica larga" quelli di Bibenda o "di manica stretta" quelli di
Vitae? A noi che li assaggeremo l'ardua sentenza!
Ora,
però, vediamo quali sono le cantine superpremiate (ossia, quelle che hanno
ricevuto per i loro vini il massimo riconoscimento da entrambe le guide per tre
anni di fila):
-
Fattoria La Rivolta
-
Feudi di San Gregorio
-
Marisa Cuomo
-
Montevetrano
-
Nanni Copé
Le
suddette sembrerebbero, dunque, le migliori aziende produttrici in Campania... eppure,
il vino premiato di una delle suddette, assaggiato in più occasioni, non mi ha
mai convinto :(
Altre
cantine molto premiate (per tutti e 3 anni da una guida e per due dall'altra)
sono:
-
Ciro Picariello
-
Luigi Maffini
-
Mastroberardino
-
Quintodecimo
-
Tenuta Sarno 1860
Anche
in questo caso, però, con il vino premiato di una di queste osannate cantine mi
è andata male... ossia, ho stappato due bottiglie di differenti annate ed è
stata la delusione più totale... forse si trattava di annate "minori"
o di bottiglie "sfortunate"... oppure, non ci sto capendo più una
ma..a!
Ma
non ci pensiamo e continuiamo la nostra carrellata con le cantine premiate da
entrambe le guide (ma un po' meno rispetto alle precedenti):
-
Benito Ferrara
-
Casa D'Ambra
-
Fontanavecchia
-
Galardi
-
San Salvatore
Seguono,
poi, come premi ricevuti:
-
Cantine Antonio Caggiano
-
I Favati
-
Luigi Tecce
-
Villa Raiano
-
Contrada Salandra
-
I Borboni
-
Masseria Felicia
-
Villa Matilde
-
Cantine Astroni
-
Cantine dei Monaci
-
Cantine Tora
-
Casebianche
-
Colli di Lapio
-
Contrade di Taurasi
-
La Guardiense
-
Perillo
-
San Giovanni
-
Sanpaolo
-
Tenute Rosso Bruno
-
Tenuta Scuotto
-
Terredora
-
Viticoltori De Conciliis
Oltre
le succitate, mi vengono in mente alcune cantine campane, non presenti in
questo "Pantheon" (perché i loro vini non sono stati assaggiati o non
apprezzati abbastanza) ma che, secondo me, meritano davvero tanto:
-
Agnanum
-
Cantine di Marzo
-
Guido Marsella
-
i Cacciagalli
-
Il Sentiero del Riccio
-
Pietracupa
Morale
della favola... le guide servono?
In
un primo momento, in cui ci si avvicina al vino, penso di si! Perché ti danno,
comunque, nel bene o nel male un indirizzo nel vasto mare magnum dell'enologia
italiana.
Successivamente,
quando si inizia a crescere e ad arricchire il proprio bagaglio di esperienze , man
mano la tendenza è quella di allontanarsi dalle guide... non mi sognerei mai di
dire che un determinato vino è "buono" solo perché premiato da una
guida o, al contrario, di classificarlo come "da scartare" perché non
ha mai ricevuto un premio... in entrambi i casi, prima di giudicarlo devo
assaggiarlo!
Oggi,
però, le guide mi sono servite... per scrivere questo post :)))))))))))
Grazie
per la visita e alla prossima!
Grazie per le informazioni che hai fornito in modo molto accurato e intelligente.
RispondiEliminaed il post lo hai scritto benissimo! :))
RispondiEliminaun abbraccio........
pardon... pensavo fossi una donna :(
RispondiEliminaIo ho sempre avuto l'impressione che, in alcuni casi, determinate aziende "devono" restare in guida a prescindere dalla qualità del vino prodotto...forse per il prestigio raggiunto, forse perché vendono e fanno vendere... E' un po come il discorso relativo a quei ristoratori che vogliono in carta "i vini che vanno per la maggiore, che sono di moda"...
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