Gérard
Boulay vuol riflettere nei suoi vini i "terroir" della zona di
Sancerre, parte orientale della Loira, dove prendono vita eccelse espressioni
di Sauvignon Blanc.
Nei
suoi vigneti, dove si contano anche 8000 ceppi per ettaro, l'età media delle
viti è superiore ai 45 anni e gli impianti più recenti sono del 1972.
In
vigna si pratica un'agricoltura biologica... non si utilizzano, infatti,
pesticidi e diserbanti, inoltre l'utilizzo dello zolfo è ridotto al minimo; la
raccolta delle uve è manuale sia per filosofia del produttore sia per le grandi
pendenze che, raggiungendo su alcuni versanti addirittura il 60%, rendono di
fatto impossibile l'utilizzo di macchinari.
In
cantina la vinificazione avviene con lieviti indigeni; alcuni vini fermentano e
maturano in legno ma si evita l'utilizzo di botti nuove e spesso non si adopera
alcuna filtrazione.
La
famiglia Boulay coltiva a Chavignol dal 1380; non è da sorprendersi, dunque, se
il Domaine ricopre parte dei "cru" più celebri della zona: Clos de
Beaujeu, les Monts Damnés e la Grande Côte; inoltre, Gérard Boulay produce un
vino ottenuto da vecchie viti coltivate nella zona più ripida di les Monts
Damnés, chiamata "la Comtesse".
Foto
del Domaine e altre info su sommelier-vins.com; di seguito qualche mia nota
d'assaggio:
Sancerre Clos de Beaujeu 2010
Sauvignon Blanc;
botti da 350 litri; non filtrato.
Dal
luminoso colore giallo paglierino carico con riflessi oro-verdolini, presenta
un naso elegante, di grande intensità e complessità, dove freschissimi sentori
agrumati e di erba limoncella si intrecciano a un susseguirsi di note minerali
(sfumature di gesso, note iodate e cenni di pietra focaia); emergono poi
sentori di fiori bianchi, kiwi e pepe rosa.
La
freschezza percepita all'assaggio ritorno al gusto, caratterizzato da una buona
consistenza che, smorzandone la sapidità, dona maggiore rotondità al vino.
Finale persistente con ritorni minerali e agrumati.
Luglio 2014. 30
euro. 96/100
Sancerre Monts Damnés 2012
Sauvignon Blanc; vecchie botti di
rovere; non filtrato.
Dal
colore giallo paglierino con riflessi verdolini, presenta un naso complesso ed
elegante, con soffuse note agrumate e minerali, di gesso e iodio, impreziosite
da cenni di anice stellato, coriandolo e menta.
C'è
il rischio di bersi un'intera bottiglia senza accorgersene, data la freschezza
e la gustosa bontà... il tutto in una grande espressione di equilibrio ed
eleganza.
Godibile
già da ora, ha una lunghissima vita davanti!
Volendo
fare un confronto... ho trovato in questo vino un colore più carico e una maggiore (anche se di poco) intensità sia olfattiva sia gusto-olfattiva rispetto a "Les Monts Damnés"
di Thomas-Labaille.
Agosto
2014. 30 euro. 94/100
Sancerre La Côte
2011
Sauvignon Blanc; vecchie botti di
rovere; non filtrato.
Dal
colore giallo paglierino con tenui riflessi dorati, si presenta al naso
elegante e con delicati sentori di erbe aromatiche e frutta a polpa bianca.
All'assaggio è gustoso, di piacevole scorrevolezza e persistenza.
Maggio
2014. 35 euro. 89/100
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