Uve: Nero di Troia Vinificazione: 9 giorni di macerazione
Maturazione: 6 mesi in botti di rovere americana.
Titolo alcol.: 13,5% Fascia di prezzo: 15 euro
Giudizio Enoitaca: 4 anfore
Dal
colore rosso rubino intenso e di discreta trasparenza, si presenta intenso,
complesso e piacevole al naso con
sentori di ciliegia, amarena e prugna, note di viola e spezie dolci, cenni di
tabacco e macchia mediterranea su un lieve sottofondo balsamico.
All'assaggio
è succoso, persistente, di buona corrispondenza gusto-olfattiva, equilibrato e
con tannini vellutati.
L'ho bevuto sul "tortaniello"... una vera
goduria! Un bicchiere tira l'altro!
Maturazione: 6 mesi in barrique nuove di rovere
francese.
Titolo alcol.: 13% Fascia di prezzo: €€€€
Giudizio Enoitaca: 3 - 4 anfore
Dal
colore giallo dorato piuttosto carico e luminoso, si presenta al naso con
avvolgenti sentori di spezie dolci e frutta secca, note floreali e di frutta a
polpa gialla. All'assaggio è meno sontuoso che al naso ma di buona struttura e
persistenza.
Il nome di questo vino richiama quello degli antichi
proprietari del Castello della Sala, i Monaldeschi della Cervara.
Tipologia: Belgian Strong Ale - Birra doppio malto
Fermentazione: alta fermentazione; rifermentazione in
bottiglia.
Note di produzione: non pastorizzata.
Titolo alcolometrico: 10%
Confezionamento: bottiglia da 75 cl.
Fascia di prezzo: 11 euro
Birra artigianale prodotta con lieviti che derivano da quelli utilizzati
per gli "Islay Whiskey".
Si presenta nel bicchiere con una schiuma color bianco sporco, fine,
aderente, compatta, abbondante e persistente; il colore è ambrato con sfumature
rossastre. Il naso è accattivante ed elegante, con sentori di malto, torba e
caramella all'orzo, note di frutta a polpa gialla e spezie. All'assaggio mostra
buona struttura e decisa frizzantezza; avvolgente e sensuale, si rivela quasi
cremosa e dal gusto maltato, di grande equilibrio e persistenza, con buona
corrispondenza gusto-olfattiva e finale per nulla amarognolo.
Una birra ricca di personalità!
Abbinamenti: primi e secondi piatti a base di carne, formaggi erborinati,
da meditazione.
Il tappo in sughero
Ringrazio il birrificio Baladin per il gentile assaggio ed esperienza.
Il
vino è una soluzione, costituita da acqua
per il 75-85%, nella quale sono disciolte più di 600 sostanze che derivano in
parte dalle uve, in parte dai processi fermentativi ed altre ancora si sono
formate durante la maturazione e l’affinamento.
I polifenoli (tannini e pigmenti), più
presenti nei vini rossi, danno struttura, astringenza e colore.
Le
sostanze aromatiche possono
classificarsi in:
-
aromi primari (terpeni, norisoprenoidi), derivano dalle uve e danno sfumature
di fiori e frutta fresca, erbe aromatiche, vegetali e minerali;
-
aromi secondari (alcoli superiori, esteri, eteri), formati durante la
fermentazione, danno sentori fruttati, floreali, erbacei ed un profumo vinoso
che ricorda il mosto in fermentazione;
-
aromi terziari (esteri, eteri, chetoni, acetali, lattoni), formati durante la
maturazione e l’affinamento, regalano note speziate, tostate, animali ed
eteree.
Gli
zuccheri (glucosio, fruttosio),
scarsi nei vini secchi, danno dolcezza e morbidezza al vino.
L’alcol etilico (4,5-20%) dà una
sensazione pseudocalorica e di morbidezza.
La
glicerina, polialcol che si forma
durante la fermentazione, è più abbondante nei vini ottenuti da uve attaccate
dalla muffa nobile e dà morbidezza al vino.
Gli
acidi del vino fissi (tartarico,
malico, citrico) e volatili (acetico, succinico) in parte derivano dalle uve,
in parte dalla fermentazione (acido lattico, acido succinico); l’acido
tartarico rappresenta la spalla dell’acidità; l’acido acetico se è presente in
quantità elevata è pungente e sgradevole, ma in quantità ridotta contribuisce
ad aumentare la freschezza e a rafforzare le sensazioni gusto-olfattive;
l’acido succinico dà l’odore del vino appena finito di fermentare e compare
quando i lieviti sono sotto stress. L’acidità del vino è espressa in g/l (4-8
g/l) di acido tartarico ed è in genere maggiore nei vini bianchi e nei vini
giovani.
Le
ceneri (minerali), costituite da sali
di acidi organici e inorganici, sono responsabili della sapidità dei vini.
I
polisaccaridi e le sostanze colloidali contribuiscono a
dare al vino consistenza, morbidezza e struttura.
L’anidride carbonica, presente negli
spumanti e nei vini frizzanti, si percepisce come un leggero pizzicore e
determina il perlage, esalta le sostanze profumate, accentua le senazioni di
durezza, tannicità e sapidità, mentre attenua le sensazioni di morbidezza,
dolcezza e pseudocalore.
L’estratto secco totale è rappresentato
dalle sostanze non volatili del vino, ed è spesso maggiore nei vini rossi che nei vini
bianchi; in pratica è l’insieme delle sostanze che restano nel vino (zuccheri,
acidi fissi, polifenoli, sostanze minerali, glicerina, gomme, sostanze peptiche
ed altro) dopo aver fatto evaporare acqua e alcol; si esprime in g/l e
contribuisce a formare la struttura del vino.
L’estratto secco netto è rappresentato
dalle sostanze non volatili dedotti gli zuccheri.
Rappresentando, dunque, acqua e alcol i maggiori costituenti
del vino, è interessante notare come le differenze tra i diversi vini siano da ricondurre a una piccolissima ma importante e variegata quantità di
sostanze... è proprio il caso di dire che sono i particolari a fare la differenza!
Se
hai trovato questo post interessante… dà un’occhiata al mio ebook “Nozioni
di base sul vino”.
Uve: Chardonnay Titolo alcol.: 12,5% Fascia di prezzo: 23 euro
Giudizio Enoitaca: 4 anfore
Dal tenue colore giallo paglierino con riflessi verdolini, si presenta al naso elegante,
con delicati sentori minerali e di erbe aromatiche, note agrumate e floreali,
cenni di frutta a polpa banca ancora acerba e
nespola. All'assaggio è di grandissima acidità... una lama!
Da
aspettare e ristappare tra una decina d'anni!
Curiosità: Per colore e impatto olfattivo ricordava a
un mio caro amico un Aligoté; abbiamo quindi stappato il 2012 di Larue... questo
vino gli somigliava molto ma risultava meno complesso e, nonostante fosse più
giovane, meno acido!
Uve: Barbera Maturazione: 18 mesi in
carati di rovere.
Titolo alcol.: 14,5% Fascia di prezzo: €€
Giudizio Enoitaca: 5 anfore
Dal
colore rosso cupo, si presenta elegante e complessa al naso con sentori di ciliegia,
frutti di bosco ed erbe aromatiche essiccate, note di pepe e incenso. Gustosa e
di grande bevibilità all'assaggio, mostra buona struttura, tannini vellutati e
finale persistente.
Uve: Nebbiolo Titolo alcol.: 13,5% Fascia di prezzo: €€€
Giudizio Enoitaca: 5 anfore
Dal deciso colore rubino vivace e d'incantevole
trasparenza, si presenta al naso con sentori di frutta rossa fresca (lampone,
ciliegia) e rosa, note agrumate e di erbe aromatiche. All'assaggio mostra tannini
soffusi e una freschezza che dona grande bevibilità.
Tipologia: Extra Special Bitter - Birra rossa
doppio malto
Fermentazione: alta fermentazione; rifermentazione in
bottiglia.
Note di produzione: non filtrata; non pastorizzata.
Titolo alcolometrico: 6,9%
Confezionamento: bottiglia da 75 cl.
Fascia di prezzo: 6,90 euro
Birra artigianale prodotta con acqua di Gualdo Tadino, malto d'orzo, lieviti
e luppoli selezionati, zucchero di canna.
Si presenta nel bicchiere con una schiuma candida, ampia, compatta e aderente,
il colore è ambrato, velato e con sfumature ramate; il naso è delicato, con
sentori di caramella all'orzo e toffee, sottili note agrumate e di erbe
aromatiche. Di buona pienezza all'assaggio, presenta gusto maltato, piacevole
frizzantezza e persistenza, risultando nel complesso poco amara e molto
equilibrata.
Abbinamenti: salumi, primi e secondi piatti a base di carne.
Birra dedicata alla Bastola, temuta strega locale ritenuta responsabile di
un violentissimo incendio che nel XIII
secolo distrusse la città di Gualdo, rinata poi grazie alla benevola opera
urbanistica dell'imperatore Federico II.
Ogni anno la figura della strega è rievocata nel palio i "Giochi de le
Porte",
che vede la cittadina immergersi in un'atmosfera medievale e le sue vie
tingersi dei colori (blu, bianco, verde e rosso) delle quattro Porte, rioni in cui è divisa la
città e che si contendono il palio ed il privilegio di bruciare l'effige della
Bastola.
Uve: Friulano Vinificazione: fermentazione in barrique di rovere
francese.
Maturazione: 9-11 mesi in barrique di rovere
francese (nuove per 1/3).
Titolo alcol.: 13% Fascia di prezzo: €€€€
Giudizio Enoitaca: 4 anfore
Dal
caldo colore giallo paglierino con riflessi dorati, si presenta complesso al
naso con sentori di frutta a polpa gialla, frutta secca, spezie dolci, miele ed
erbe aromatiche. Piuttosto equilibrato all'assaggio, dove le morbidezze ben bilanciano
le durezze, mostra una buona struttura e un finale caldo e persistente.
Di questo vino, il cui nome (Buri) fa riferimento a
Buttrio, mi ha stupito l'integrità gusto-olfattiva ad alcuni giorni dalla
stappatura.
Uve: Aglianico Maturazione: 18 mesi in
barrique di rovere francese a media tostatura.
Titolo alcol.: 14% Fascia di prezzo: 25 euro
Giudizio Enoitaca: 5 anfore
Dal colore rosso cupo e con sfumature ancora rubino,
si presenta elegante al naso con sentori di erbe aromatiche essiccate e pepe,
cenni di grafite e menta. Di grande bevibilità all'assaggio, mostra buona
struttura, tannini vellutati e finale persistente.
Tipologia: India Pale Ale - Birra chiara stile IPA
Fermentazione: alta fermentazione; rifermentazione in
bottiglia.
Note di produzione: non filtrata; non pastorizzata.
Titolo alcolometrico: 5,9%
Confezionamento: bottiglia da 75 cl.
Fascia di prezzo: 6,90 euro
Birra dedicata all'imperatore Federico II di Svevia che nel 1242,
commosso alla vista della fedele città ghibellina di Gualdo distrutta da un
violentissimo incendio, volle dare un segno della sua munificenza dotandola di
una cinta muraria difensiva e restaurando la Rocca Flea.
Si presenta nel bicchiere con una schiuma candida, aderente e compatta,
piuttosto abbondante e persistente, il colore è giallo dorato intenso e velato;
al naso è gradevole, con pronunciati sentori erbacei, di rovi ed erbe
aromatiche, note di frutta a polpa bianca. All'assaggio mostra buona struttura,
freschezza e frizzantezza; il gusto, equilibrato nella prima parte di bocca, tende
poi verso l'amaro, che sconfina in un finale intenso e persistente con decisi
richiami di note verdi.
Abbinamenti: carni bianche, pizza, salumi e, in generale, piatti a tendenza
dolce.
Curiosità: India Pale Ale, stile di birra caratterizzato da una forte
luppolatura, nasce in Gran Bretagna nel periodo del colonialismo per la
necessità di rendere la birra in grado di sopportare i lunghi viaggi in nave.
Uve: Chardonnay Maturazione: 10 mesi in
barrique (nuove per il 20%).
Titolo alcol.: 13% Fascia di prezzo: €€€
Giudizio Enoitaca: 5 anfore
Dal
colore giallo paglierino con riflessi oro-verdolini, avvicinandomi con il naso
al bicchiere sembra di immergermi nei profumi di un giardino pensile, dove sbocciano
sentori minerali, di erbe aromatiche, tra cui spicca la menta selvatica, e
fiori bianchi. Pieno all'assaggio, è di grande sapidità e persistenza.
L’affinamento
del vino in bottiglia avviene in un ambiente in cui gli scambi con l’esterno
sono quasi impercettibili, tanto che si parla di ambiente riduttivo; il vino
subisce così lentamente variazioni nel colore (più pacato), nei profumi (più
complessi) e nel sapore (si smorza l’irruenza giovanile a vantaggio di una
maggiore maturità).
La bottiglia
Per
non influenzare le caratteristiche del vino si utilizzano bottiglie in vetro
(materiale inerte), meglio se di vetro scuro (color ambra, marrone, verde o
nero) per evitare gli effetti della luce, in grado di rendere più rapidi i
fenomeni di ossidazione e di imbrunimento del vino; la bottiglia può essere
trasparente e incolore, in modo da mettere in risalto il colore del vino, se questo
è di rapida commercializzazione e consumo.
Inoltre,
durante la fase d'imbottigliamento, per evitare il contatto del vino con l’aria
e relativi problemi di ossidazione, si impiegano riempitrici dotate di
accessori che, appena prima della tappatura, insufflano gas inerti, come
l’azoto, che non interferiscono con il profumo ed il sapore del vino.
Esistono
bottiglie di diversa forma, dimensione e colore, a seconda della tipologia di
vino, della zona di produzione e della tradizione.
La
capacità più frequente delle bottiglie in commercio è di 0,75 litri, mentre per
i passiti vengono spesso impiegate bottiglie da 0,375 o 0,5 litri.
Esistono
anche bottiglie di capacità superiore come la Magnum (1,5 litri, 2 bottiglie),
che permette un più lento affinamento del vino, in quanto tra le bottiglie da
0,75 e 1,5 litri il tappo è lo stesso, quindi il rapporto superficie/vino si
riduce e il vino essendo meno a contatto con l’ossigeno si ossida di meno.
Bottiglie
di dimensioni maggiori sono:
-
jéroboam (doppio magnun) 4
bottiglie
-
réhoboam 6
bottiglie
-
mathusalem 8
bottiglie
-
salmanazar 12 bottiglie
-
balthazar 16 bottiglie
-
nabuchodonosor 20 bottiglie
Circa
la forma, le principali bottiglie sono:
-
bordolese, originaria del Bordeaux , è
la bottiglia più diffusa, impiegata per diverse tipologie di vino, ha spalla
più o meno pronunciata (per evitare la discesa di eventuali residui nel
bicchiere);
-
borgogna o borgognotta, utilizzata
soprattutto per i vini di Borgogna, è priva di spalla;
-
albeisa, impiegata per i vini rossi
piemontesi, è originaria delle Langhe ed è in vetro scuro;
-
renana o alsaziana, originaria della
valle del Reno, ha forma allungata e slanciata, senza spalle, ed è impiegata
soprattutto per i vini bianchi;
-
anfora, dalla linea sinuosa e
particolare, è impiegata in Francia per i vini della Provenza, in Italia è
nota grazie al Verdicchio;
-
pulcianella, ha una forma particolare
e panciuta, utilizzata per vini della Franconia (di cui è originaria) e per vini
portoghesi;
-
champagnotta, utilizzata per gli
spumanti, ha forma simile alla borgognotta, è in vetro verde scuro o
quasi nero, più spesso del normale e con il fondo molto incavato per resistere
alle forti pressioni interne;
-
champagne cuvée, rispetto alla
champamotta, è un po’ più allargata alla base ed il collo è più lungo;
-
porto, impiegata per i vini Porto ed
altri vini liquorosi della penisola iberica (Madeira e Sherry);
-
marsalese, impiegata per il Marsala,
è in genere di vetro marrone scuro o nero;
-
fiasco, impiegato per il Chianti,
ormai non viene quasi più utilizzato;
-
ungherese, utilizzata per il Tokaji
Ungherese, ha una capacità di 0,5 l ed è incolore e trasparente.
Carlo
Macchi - WineSurfeTube: la bottiglia
Il tappo
I
tappi possono essere di sughero, silicone, plastica, vetro, a vite e a corona;
il silicone e gli altri materiali plastici non permettono alcuno scambio di
ossigeno con l’esterno e possono rivelarsi utili per i vini da consumarsi in
tempi brevi, perché permettono un risparmio sia economico sia di sughero, dando
inoltre garanzie di assoluta inerzia; il tappo di sughero, invece, garantisce
al vino un lento affinamento, consentendo minimi (quasi impercettibili) scambi
con l’esterno.
Il
sughero è un materiale inodore e insapore, capace di aderire perfettamente al
collo della bottiglia grazie alla “suberina”, componente abbondante ed elastica
presente nelle pareti cellulari.
La
produzione di tappi in sughero avviene a partire dalla corteccia della “Quercus
suber” (quercia da sughero), che lasciata stagionare all’aria per circa 8-10
mesi, viene poi bollita, raschiata, rifilata, disinfettata e selezionata in
base alla qualità; la corteccia viene quindi ridotta in fogli, sottoposta ad
una seconda bollitura e stoccata per qualche giorno in ambienti ben ventilati;
i fogli sono successivamente tagliati in strisce larghe quanto il futuro tappo;
le strisce sono trattate e sbiancate con acqua ossigenata (o soluzioni di
cloro), e poi tagliate nella forma richiesta.
Infine,
per facilitare lo scivolamento del tappo nel collo della bottiglia, la
superficie è trattata con cera o paraffina.
Per
mantenere il tappo di sughero umido ed elastico, evitando quindi che si
restringi o si fessuri, le bottiglie devono essere conservate in orizzontale in
modo che il tappo resti sempre a contatto con il liquido, meglio se inclinate,
con il collo leggermente rialzato, facendo sì che il vino non prema troppo
contro il tappo.
Le
capsule realizzate in plastica termolabile, stagnola o alluminio, rivestono i
tappi con la funzione di rallentare lo scambio di gas tra il contenuto della
bottiglia e l'aria, nonché di proteggere il tappo (e quindi il vino) dalla tignola del sughero. Questo pericoloso insetto
ama gli ambienti bui come le cantine e deposita le uova sulla superficie del
sughero; una volta che sono schiuse, le larve penetrano nel tappo rendendolo
permeabile e, quindi, più facile a inumidirsi e ammuffire.
Da
parte sua, il sughero può trasmettere un cattivo odore e sapore al vino (1-15%
delle bottiglie tappate), dovuto al tricloroanisolo e spesso causato dall'Armillaria mellea, parassita della
quercia da sughero.
Carlo
Macchi - WineSurfeTube: Il tappo
Se
hai trovato questo post interessante… dà un’occhiata al mio ebook “Nozioni
di base sul vino”.
Uve: Montepulciano Vinificazione: 10-12 ore di macerazione.
Titolo alcol.: 12% Fascia di prezzo: 11 euro
Giudizio Enoitaca: 3 - 4 anfore
Dal
colore rosa antico e di bella trasparenza, presenta al naso sentori minerali e floreali,
note agrumate, cenni di ciliegia ed erbe aromatiche. Equilibrato all'assaggio, mostra
grande freschezza e sapidità. Di beva facile e piacevole.
Uve: Syrah 93%, Viognier 7%. Vinificazione: 4 settimane di macerazione.
Maturazione: 38 mesi in barrique nuove di rovere.
Fascia di prezzo: 135 euro
Giudizio Enoitaca: 4 anfore
Dal
colore rosso cupo, si presenta al naso con sentori di anice stellato, vaniglia,
caffè, liquirizia, gomma arabica, note balsamiche e di pepe. All'assaggio è
gustoso, di buona morbidezza e grande persistenza.
Dopo
8 ore dalla stappatura si spoglia delle connotazioni dolci della vaniglia e
della liquirizia per esprimere note agrumate, silvestri e floreali (viola), cui
si affiancano, dopo altre 24 ore, cenni di spezie orientali, erbe essiccate
e vimini; anche all'assaggio si fa più rude e potente.
Un
vino che ha sicuramente ancora molto da dire... da ristappare tra una decina
d'anni.
Dal
luminoso e vivace giallo paglierino con riflessi verdolini, presenta al naso
profumi di primavera, sentori di fiori di campo, note minerali, erbacee e di
frutta a polpa bianca ancora acerba.
Grande
acidità e sapidità all'assaggio bilanciata da una componente alcolica piuttosto
importante e da smorzare servendolo fresco, intorno ai 12°C.
Dal
colore rosso granato, si presenta al naso elegante e complesso, con soffusi
sentori di frutti di bosco, sottobosco e tabacco da pipa, note di viola e
menta, cenni di olive nere, cacao, erbe aromatiche, pepe e spezie orientali;
pieno ed equilibrato all'assaggio, mostra grande bevibilità e persistenza...
una bocca da paura!!!
Uve: Syrah Titolo alcol.: 12,5% Fascia di prezzo: €€€€
Giudizio Enoitaca: 5 anfore
Dal
colore rosso rubino carico, si presenta al naso con sentori selvatici, di
cespuglio di rovi; dopo alcune rotazioni nel bicchiere emergono sempre più
spiccati sentori di paté di olive nere e, infine, note di cacao, cenni di
spezie orientali e di erbe essiccate. All'assaggio è gustoso, persistente e dai
tannini vellutati.
Un
vino di sfacciata bontà... da abbinare alla pasta alla puttanesca o a un
trancio di pesce spada con olive nere e pomodorini.
Uve: Pinot Nero Maturazione: un anno in
barrique di rovere francese.
Titolo alcol.: 14% Fascia di prezzo: €€€
Giudizio Enoitaca: 3 - 4 anfore
Dal
bel colore rosso granato luminoso e di discreta trasparenza, si presenta al
naso con sottili note speziate che fanno da sfondo a più incisivi sentori di
frutti di bosco e viola. Succoso all'assaggio, mostra buona acidità e struttura,
sostenuta da una presente e delicata trama tannica e da una componente alcolica
piuttosto importante che si fa più percettibile su un finale comunque gradevole
e che, tra l'altro, non risulta affatto amarognolo.
Dal
bel colore rosso rubino, presenta al naso soffusi sentori di ciliegia e fiori, note
silvestri, di sottobosco e muschio, cenni di arancia rossa, spezie e tabacco
dolce.
La beva è resa facile dalla freschezza e il sorso
risulta gustoso grazie alla carezzevole sapidità.
Uve: Aglianico 80%,
Piedirosso 20%. Vinificazione: 20 giorni di macerazione
Maturazione: 12 mesi in barrique nuove di rovere
di Allier e Never.
Titolo alcol.: 13% Fascia di prezzo: €€€€
Giudizio Enoitaca: 5 anfore
Dal
colore rosso cupo, si presenta al naso con sentori di cioccolato fondente e
spezie scure, note minerali, di cannella e frutti di bosco su un sottofondo
balsamico e mentolato; emergono poi, a 9 ore dalla stappatura, cenni di erbe
aromatiche essiccate e radice di liquirizia; dopo 36 ore ecco apparire sfumature di
ciliegia e amarena sotto spirito, nocciola, terra umida, tabacco e note
ematiche... Un continuo divenire!
All'assaggio
la grande acidità rende facile la beva nonostante la struttura importante e la
trama tannica piuttosto vivida e fitta; il sorso è gustoso e persistente.
Un vino dalla forte personalità! Godibile già da adesso... sembra avere ancora una
lunga vita davanti.