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1. Posta a ridosso
delle Alpi e dal territorio quasi interamente montuoso, il Trentino Alto Adige è la regione più settentrionale d'Italia.
Attraversata dal fiume Adige, questa regione presenta un clima dai tratti
continentali o alpini, a seconda dell'altitudine, caratterizzato da estati
calde ed inverni rigidi, nonché da forti escursioni termiche giornaliere che
donano ai vini freschezza e profumi.
2. In
quest'affascinante regione, che in antichità apparteneva alla "Raetia",
le origini della viticoltura risalgono al 700 a.C. ed i vini retici ebbero in
epoca romana molti illustri estimatori; sembra, inoltre, che proprio in queste
terre gli antichi romani conobbero l'uso della botte in legno per la
conservazione ed il trasporto del vino, che fino ad allora era riposto in
anfore di terracotta.
3. Dato il clima,
favorite in questa regione sono le uve resistenti al freddo, come Sauvignon Blanc e Pinot Nero; oltre alle uve internazionali (piuttosto diffuse sul
territorio), troviamo non poche varietà autoctone, da cui si ottengono tra
l'altro interessanti risultati, come Nosiola,
Teroldego, Schiava, Marzemino, Lagrein, Traminer Aromatico, Moscato
Giallo e Moscato Rosa. Tipico nei
vigneti è poi il sistema di allevamento a "pergola trentina", che ben
si presta alle esigenze della viticoltura di montagna, permettendo di
proteggere i grappoli dal forte irraggiamento estivo.
4. Quest'affascinante
regione è divisa in due provincie:
- Trentino, meridionale, con
cultura e tradizioni più vicine a quelle italiane;
-
Alto Adige, settentrionale, ai piedi delle Alpi con forti influssi culturali
e linguistici tedeschi.
5. La provincia di
Trento è famosa per la produzione di
spumanti Metodo Classico, ottenuti da uve Chardonnay,
Pinot Bianco e Pinot Nero, la cui storia inizia nei primi del '900 con Giulio
Ferrari, considerato "il padre della spumantistica italiana". Ad
ovest di Trento, nella Valle dei Laghi, le condizioni di temperatura e
ventilazione favoriscono lo sviluppo della "muffa nobile" sugli acini
appassiti di Nosiola che, vendemmiati
ad ottobre, sono poi pigiati durante la settimana santa dando il cosiddetto
"Vino Santo".
6. A nord di
Trento troviamo, invece, il Campo
Rotaliano... una valle che è compresa tra i comuni di San Michele
dell'Adige (dove ha sede l'importante istituto enologico), Mezzocorona e
Mezzolombardo, ed il cui il cui nome di origine celtica sta a significare
"valle del dazio", con riferimento al dazio per entrare nella Val di
Non. Su questa pianura di origine alluvionale, dal suolo ricco di minerali e protetta
dalle montagne dai freddi venti invernali, si coltiva da secoli il Teroldego, da cui si ottengono vini
rossi di buona struttura.
7. L'Alto Adige era considerata fino alla
fine del XIX secolo come una sorta di cantina dell'impero austro-ungarico: nel
desiderio di produrre vini simili a quelli francesi, i nobili impiantarono
vitigni internazionali, come Chardonnay,
Merlot, Cabernet Franc e Cabernet
Sauvignon. Tuttavia, oltre agli strutturati vini da uve internazionali,
l'odierna produzione locale vede protagonisti soprattutto i vitigni autoctoni Schiava (localmente chiamata
"Vernatsch") e Lagrein.
Interessante è anche la produzione di vini dalle uve aromatiche Moscato Giallo, Moscato Rosa e Gewurztraminer,
nonché quella da uve Pinot Nero.
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