Che
dal Cortese si possano ottenere vini
dal grande potenziale d'invecchiamento, ne ebbi prova quando, circa un paio di
anni fa, assaggiai il Gavi dei Gavi 2002
(un vino di eccezionale tempra e di cui ho già parlato in un precedente post).
Infatti, ho
avuto modo in settimana di assaggiare due spumanti di
quest'azienda: il Brut, che sosta
sui lieviti oltre 24 mesi, e il Millesimato
2006, che ne sosta invece oltre 60 (più di 5 anni!).
L'azienda
è oggi condotta da Chiara Soldati e suo padre Giorgio, il cui bisnonno
l'acquistò tra 1917 e il 1919. Un cognome, quello dei proprietari della tenuta,
che nella mente di ogni enoappassionato rimanda inevitabilmente a Mario Saldati
(faro della letteratura enoica italiana). Mi sono quindi chiesto se tra loro ci
fosse un rapporto di parentela... e la risposta l'ho poi trovata sfogliando le
pagine di "Vino al Vino" nel punto in cui Mario racconta che, nel
corso del suo viaggio dell'Autunno 1975, si reca alla Scolca per far visita a
suo cugino Vittorio Soldati, già noto "bianchista" e padre di Giorgio
(l'attuale proprietario).
Di recente,
sempre grazie all'azienda La Scolca
(dedita alla spumantizzazione già dagli anni '70), ho scoperto che da quest'uva
si possono ottenere anche spumanti metodo
Classico di tutto rispetto e che nulla hanno da invidiare (anzi le suonano a
molti!) a quelli di denominazione più note e decantate.
Il
Brut mi ha convinto tantissimo! Colore giallo paglierino brillante con riflessi
dorati e naso spettacolare! Note marine, salmastre, sentori di fiori gialli,
lievi note tostate e di crosta di pane. Beva piacevole e gustosa.
Nel
Millesimato l'età e la lunghissima sosta sui lieviti ne hanno condizionato il
carattere, traducendosi in un colore più caldo (dorato) e in un naso evoluto
verso note di miele, spezie dolci e con una mandorla più tostata; al gusto più
struttura, morbidezza e persistenza del Brut (che però preferisco).
I
lunghi affinamenti sui lieviti non sono una novità in quest'azienda, anzi! Sembrano
essere una caratteristica generale dei vini prodotti, che così necessitano di
un minor apporto di anidride solforosa... si vocifera che il
"D'Antan" sia lasciato affinare "sur lie" per ben 10 anni!
I
vigneti di La Scolca sono nel
territorio di Gavi, in quella parte del Piemonte che guarda verso la Liguria;
si tratta di circa 50 ettari coltivati in collina su terreni argillosi, nel
rispetto del territorio e in modo da ottenere rese inferiori a quelle concesse
dal disciplinare di produzione.
In
cantina si utilizzano lieviti indigeni e la produzione annua si attesta intorno
alle 500'000 bottiglie... un numero piuttosto elevato ma che, a quanto pare,
non inficia il carattere artigianale dei loro vini, ricchi di personalità.
Nessun commento:
Posta un commento
Grazie per la visita.