Il whisky, nato probabilmente in Irlanda
o in Scozia, è il più nobile dei distillati da cereali ed il suo periodo di
maturazione, che avviene in botti di rovere, può superare anche i 20 anni.
Whisky di malto
Il
Malt Whisky (whisky di malto)
prende origine da orzo, torba e acqua povera di minerali.
Questa
tipologia di whisky è prodotta principalmente in Irlanda (Irish Wiskey) ed in Scozia (Scotch
Whisky), dove si individuano quattro principali aree di produzione
(Highlands, Lowlands, Campbeltown, Islay).
Il
processo di produzione prevede le seguenti fasi:
- Produzione del malto
I
chicchi d’orzo vengono immessi in “vasche di macerazione” per 2-3 giorni,
affinché assorbano l’acqua necessaria alla germinazione; eliminata l’acqua in
eccesso, l’orzo umido è steso sul pavimento di edifici ben areati (“case di
maltazione”), in strati di 40-50 cm, rivoltandolo per prevenire il
surriscaldamento con sistemi meccanici o, molto raramente, a mano, con delle
pale.
I
chicchi germogliano e l’amido viene trasformato in maltosio per l’azione degli
enzimi.
Dopo
circa 7-8 giorni, il germogliamento del “malto verde” viene bloccato per azione
del calore, che mentre in Scozia deriva dall’aria calda ottenuta dalla
combustione della torba (il contatto del malto con il fumo darà al Whisky il
tipico aroma e gusto di affumicato), in Irlanda il calore è sviluppato in forni
chiusi senza alcun contatto con il fumo di torba (la totale assenza di gusto
affumicato nel Whiskey irlandese consente ai sottili aromi di malto e miele di emergere).
Nota: la “torba” è un conglomerato di
arbusti, rami, erica e foglie.
- Infusione (Preparazione del mosto)
Il
malto essiccato viene macerato e trasformato in una farina, che viene
addizionata di acqua a circa 65-70°C e messa in tini di infusione (“underbak”);
questa miscela è mescolata per alcune ore, per estrarre gli zuccheri solubili.
Si
ottiene così il mosto (“wort”), che viene filtrato per separare le trebbie (che
diventano mangime per bestiame).
- Fermentazione
Il
mosto, raffreddato a 20°C, viene trasferito in grandi recipienti di
fermentazione (“washback”), nei quali si aggiungono lieviti selezionati e si
avvia la fermentazione che porta all'ottenimento di un fermentato contenente il
7-9% di alcol.
- Distillazione
Il
fermentato (“wash”) subisce una doppia distillazione in Scozia ed una tripla in
Irlanda nei tipici alambicchi di rame (“pot still”), la cui forma influenza il
carattere del Whisky (motivo per cui ogni distilleria mantiene immutato il
modello per anni).
La
prima distillazione avviene nell’alambicco più grande (“wash still”) e produce
un liquido contenente circa il 20-24% di alcol (“low wine”), che viene
sottoposto ad una seconda distillazione in un alambicco più piccolo (“low wine
still”) per ottenere un distillato con circa il 65-72% di alcol.
- Maturazione
Dopo
una prima riduzione del grado alcolico, fatta con poca acqua distillata, fino
al 60-62%, il distillato passa all’invecchiamento in botti di quercia (dove per
disciplinare sosta almeno 3 anni), spesso già usate per il riposo dello Sherry,
del Porto, del Whiskey o del Bourbon.
Durante
l’invecchiamento il whisky diviene più morbido, profumato e prende il colore
del legno della botte.
Imbottigliamento
Dopo
la maturazione in legno, si effettua eventualmente un’ulteriore aggiunta di
acqua distillata ed il Whisky viene messo in bottiglia.
Il
Single Malt Whisky è un
distillato proveniente da un’unica distilleria e prodotto esclusivamente con
malto d’orzo; l’imbottigliamento può includere anche un whisky proveniente da
una precedente produzione della stessa distilleria; l’età presente
sull’etichetta indica il tempo trascorso nella botte dal whisky più giovane
incluso nell’imbottigliamento.
Il
Vatted Malt Whisky (Whisky di
tino, da “vat” che significa tino) è il risultato di un blending, ottenuto
miscelando whisky di malto d’orzo provenienti da varie distillerie, per fondere
le loro doti migliori ed equilibrare così le caratteristiche dei singoli malti.
Whisky di cereali
Prodotti perlopiù negli Stati Uniti
d'America, tra gli American Whiskey
abbiamo il Bourbon Whiskey e il Tennesse Whiskey (entrambi ottenuti dal
mais), il Rye Whiskey (dalla segale)
e il Wheat Whiskey (dal frumento).
I Grain
Whisky (whisky di cereali) si ottengono da cereali diversi dall’orzo,
soprattutto mais, ma anche avena, segale e frumento; si tratta di cereali non
maltati, ma macinati finemente e cotti ad alta temperatura; dopo infusione e
fermentazione, la distillazione è continua ed avviene in una colonna di
rettificazione, detta “coffey still”, in cui le teste vengono raccolte nella
parte alta della colonna, il cuore nella parte centrale e le code alla base;
questo tipo di distillazione è molto più rapido, meno costoso e permette di
produrre maggiori quantità di distillato.
Il whisky di cereali è piuttosto neutro
e privo di spiccate personalità; presenta elevata gradazione alcolica ed
invecchia più rapidamente rispetto ad un whisky di malto.
Il Single
Grain Whisky è prodotto dalla distillazione di un solo cereale e da una
sola distilleria.
Blended
Questa
tipologia di whisky è prevalente in Canada e i Canadian Whisky si producono nelle zone meridionali, quasi al
confine con gli Stati Uniti, nell'Ontario e nel Quebec.
Il blending è definita un’arte, in cui
si selezionano whisky di qualità e li si mescolano nelle giuste quantità in
modo che ciascuno di essi dia il proprio contributo (aroma e caratteristiche)
al risultato finale, senza prevalere sugli altri.
Questi
whisky sono stati prodotti a partire dal 1850, sia per ragioni di costo (meno
cari) sia a causa del gusto dei consumatori, che li preferivano perché più
chiari, con aromi e sapori meno aggressivi e più neutri di quelli ottenuti da
solo malto; al giorno d'oggi, rappresentano la maggior parte dei whisky in
commercio.
Classificazione
dei Blended
Blended
|
Quantità di whisky di malto impiegata
|
Super
Premium
|
> 40%
|
Premium
|
30-40%
|
Special
|
< 30%
|
First
category
|
< 20%
|
Second
category
|
< 10%
|
Un Blended
Whisky nasce dal matrimonio di diversi “single malte whisky” con uno o
più whisky di cereali; la scelta dei whisky, del loro numero e della loro dose
sta tutta nel fiuto del “master blender” (maestro addetto alla miscelazione).
Puoi
trovare altri appunti del corso per Sommelier alla pagina "Appunti Sommelier" di questo blog.
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