Enopanetteria
"I Sapori della Tradizione" - 7 Luglio 2016
"Dobbiamo
degustare un Greco di Tufo fatto a Tufo!" Dissi a fine
serata ad alcuni amici con cui, qualche anno fa, iniziai il percorso per diventare sommelier.
Era
uno dei nostri primi incontri di degustazione e ricordo che si discuteva di "mineralità"...
un discorso non ancora concluso :)
Sono
passati più di cinque anni da quella sera... ed in quel momento, quando mi
rivolsi ai miei amici, mai avrei immaginato di organizzare nella stessa enoteca
dove ci riunivamo (e dove ormai sono diventato di casa) una verticale con i
vini di una della cantine più antiche d'Italia... una cantina che vanta una tradizione
enoica di alcuni secoli... la cantina che ha di fatto dato vita al Greco di
Tufo, ossia Cantine di Marzo.
Palazzo di Marzo (Fonte: www.cantinedimarzo.it) |
E'
da sapere, infatti, che a portare nel territorio di Tufo le prime viti di Greco,
allora chiamato "Greco del Vesuvio" o "Greco di Somma", fu Scipione
di Marzo, costretto nel 1647 a lasciare il suo paese natale di San Paolo
Belsito (vicino Nola) per sfuggire alla peste.
Cantine di Marzo (Fonte: www.cantinedimarzo.it) |
I
di Marzo con il passare del tempo
divennero fra i più grandi proprietari terrieri della zona... e la loro
cantina, dove ancora oggi vengono prodotti ed affinati i vini, è nelle grotte e
nei cunicoli medievali scavati nel tufo delle mura di cinta del paese. Sopra la
cantina, il palazzo fortificato di famiglia, mirabile esempio architettonico
dell'epoca, domina il paese.
Foto di Pasquale Russo |
Sicché,
in compagnia del simpaticissimo produttore, il Marchese Ferrante di Somma (discendente della famiglia di Marzo), abbiamo
degustato quattro annate del Greco
di Tufo "Franciscus"... così chiamato in onore di Francesco di Marzo che nel 1866, mentre
era a caccia nelle sue terre, vide dei pastori bruciare delle pietre per
riscaldarsi... si trattava di zolfo! Da qui, l'inizio di un'importante attività
mineraria di zolfo naturale, che diede lavoro ad oltre 500 dipendenti fino agli
inizi degli anni '80 del '900 quando le miniere si esaurirono.
Siamo
partiti con il 2015... un vero
fuoriclasse! Dal colore scintillante, dopo una breve sosta nel bicchiere risalivano
con prepotenza al naso inebrianti note di erbe aromatiche, menta in particolare;
di grande freschezza e gustosità all'assaggio, ha mostrato un finale davvero lungo
e piacevole.
Abbiamo
continuato poi con il 2011... il più
interessante! Rispetto al vino precedente, si presentava rivestito di un colore
dorato molto più intenso, che faceva da preludio alla sua grande consistenza
gustativa; suadente al naso, mostrava sentori di miele e note di cera d'api su
un sottofondo balsamico. All'assaggio un'acidità meno spigolosa, più smussata
ma comunque ben presente, sospingeva un sorso piacevole... appagante!
Siamo
passati, quindi, all'assaggio del 2010...
che sembrava richiamare al naso le pietre di zolfo portate dal Marchese; al
gusto era più affilato rispetto al vino precedente, nonché meno corposo...
caratteristica intuibile anche dal colore più delicato.
Abbiamo
degustato, infine, il 2009... che ha
dato prova della resistenza offerta dal Greco all'ingiurie del tempo, mostrando
un gusto ancora fresco e una buona sapidità.
Foto di Pasquale Russo |
Quattro
annate diverse, quattro vini differenti! Di sicuro, l'omologazione non è di
casa a Cantine di Marzo :)
Quando,
insieme a Pasquale Russo (presidente
degli Enodegustatori Campani),
decisi di organizzare quest'evento, lo intitolai "Il Greco di Tufo tra
passato, presente e futuro"... Posso dire ora che il "passato"
ha radici solide, il "presente" è soddisfacente ed il
"futuro" sembra essere davvero promettente :)
Azienda Agricola
di Marzo
Via
Gaetano di Marzo, 283010 Tufo (AV)
Tel. 0825 998022
Email: info@cantinedimarzo.it
Sito web: http://www.cantinedimarzo.it/
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