La
voglia che avevo di stappare qualche bottiglia del Trebbiano di Valentini risale
alla lettura della descrizione che ne fece Tommaso Luongo qualche anno fa sul
blog AIS Napoli (leggete qui), nello specifico si trattava del magnifico Trebbiano 1981, non
a caso il mio anno di nascita.
In
quel periodo mi ero appena iscritto al primo livello del corso per sommelier,
il primo che si teneva nella città di Aversa grazie all'impegno e la grande
passione enoica di Francesco De Paola... era il marzo del 2011 e nello stesso
mese nacque anche la mia prima figlia, Adriana.
Decisi
allora (giustamente) di avvicinarmi prima a vini meno complessi, che richiedevano
minor sforzo cerebrale ed economico, in modo poi da arrivare a quei vini pian
piano in un piacevole cammino in salita (un cammino che si scopre poi essere infinito...
ed è questo il bello del mondo del vino!).
Non
molto tempo dopo (l'anno successivo) furono pubblicate le degustazioni che si
sarebbero tenute presso l'Hotel Rome Cavalieri in occasione del Congresso
Nazionale AIS... e, tra le tante, vi era quella dedicata al sanguigno Montepulciano
di Valentini (leggete qui)... cinque bottiglie dal 1968 al 2001: pochi euro per partecipare ad
una verticale di bottiglie sì tanto rare e costose era un'occasione da non
lasciarsi sfuggire! Il lato negativo era che bisognava prenotarsi con ben
quattro mesi di anticipo.
Perché???
Perché dopo appena una settimana avrei trovato il tutto esaurito!
C'era quindi
il concreto rischio che qualche imprevisto in quel giorno tanto lontano mi
avrebbe fatto finire per diventare astemio!
E venne il giorno: 2 Ottobre del 2012. Preso il giorno di ferie e svegliatomi la mattina poco prima
dell'alba, passo dal mio buon amico Stefano (quello dell'Enopanetteria), che
per l'occasione si era fatto venire un bel raffreddore, e insieme ci
incamminiamo verso la stazione.
Arrivati
a Roma, troviamo ad accoglierci un immancabile sciopero dei mezzi pubblici che
si riflette in una interminabile e trepidante attesa per un candido taxi tra file
di turisti alla scoperta delle bellezze di Roma... Non temete! Riusciamo ad
arrivare in tempo!!!
Ne
sarà valsa la pena?!? Eccome!!!
Il
problema fu poi che la voglia di stappare il Trebbiano subì un rialzo
acuminato! E, purtroppo, a Napoli (così come in tante altre città) trovare eventi
con in degustazione più bottiglie del Trebbiano di Valentini non è semplice come
trovare una pizzeria.
Finalmente,
tre mesi fa, insieme ai miei amici di merenda (Alberto, Francesco e Stefano...
sempre quello dell'Enopanetteria!) si riuscì a stappare qualche bottiglia del
Trebbiano di Valentini.
Quante???
Quattro! Quali annate??? 2010, 2005, 2003 e 1990.
Davvero
una gran bella esperienza!
Una 2010 dalla minerlità graffiante e che sprizza freschezza da tutti i pori con i suoi sentori agrumati e dai toni fumé... penso abbia davanti una vita lunghiiiiiiiiiisssssssima!
La 2005 è stata quella che si trovava nella forma più smagliante! Ha sicuramente anche questa tanti anni davanti ma se ne avete qualcuna in cantina e decidete ora di stapparla di sicuro non ve ne pentirete! Leggo le mie scomposte note: "Menta, foglia di limone, delizia al limone, mineralità sulfurea, toni floreali (fiore che sboccia); al gusto è intenso, con una grande freschezza e sapidità che solletica il palato... arrapante!"
Più
equilibrata la 2003, che presentava un bellissimo gioco di bocca, potente,
persistente e al naso sentori di cornetto alla nutella, camomilla, muschio, fiori
di campo, fieno, cenni di spezie dolci, mentuccia e pastello a cera.
Della
1990 leggo le mie sempre scomposte note: "Color oro vecchio, sentori di
lievito di birra, cenni di miele, note torbate (tipo Wischy), note di terra
smossa, di argilla; di grande ampiezza gustativa, tattile e persistente"...
nel complesso però mi ha lasciato un filino deluso... non perché non sia buona,
anzi! Ma, sinceramente, mi aspettavo di vedere più fuochi di artificio... Tutto
qui!
Perché bisogna pur sempre abbinarci qualcosa... no?!? |
Come
dite??? La 1981! No! Quella purtroppo no... La 1981 vedo se riesco a trovarla
per la prossima verticale... se poi qualcuno l'ha in cantina e vuole stapparla,
magari leggendo questo post si impietosisce e mi chiama per partecipare allo
stappo... ringrazio di cuore in anticipo!
Come
vedete... Quella maledetta voglia di stappare in me è ancora viva!
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