La
sera del giovedì 25 maggio, nella suggestiva cornice di salotto settecentesco,
sito al piano nobile di un palazzo storico della città di Frattamaggiore (NA),
si è svolto un altro incontro targato Wine Fitness...
un programma di eventi che, organizzati dall'Associazione Culturale "Enodegustatori Campani",
sono volti all'approfondimento di zone vitivinicole attraverso l'assaggio
guidato di più bottiglie delle principali aziende del territorio.
Il
focus è stato fatto questa volta sul Chianti
Classico; attualmente comprendente i territori di più comuni delle
provincie di Firenze e Siena, questa antica denominazione, i cui primi confini
furono tracciati nel 1716 dal Granduca Cosimo III de' Medici, in passato era
riferita solo ai territori dei comuni di Gaiole, Radda e Castellina che,
insieme, formavano nel XIII secolo l'antica "Lega del Chianti", il
cui emblema era un gallo nero (che, tra l'altro, troviamo ancora riportato
sulle bottiglie di Chianti Classico). Secondo una leggenda medievale, le
repubbliche di Firenze e Siena, divise da una storica rivalità, decisero di
ridisegnare i confini dei loro territori affidando la contesa ad una gara di
velocità tra due cavalieri, che sarebbero partiti dalle rispettive città al
primo canto del gallo: il loro punto di incontro sarebbe stato il nuovo confine
territoriale. I fiorentini giocarono d'astuzia scegliendo un galletto nero che,
tenuto a digiuno, cantò ben prima dell'alba, consentendo così al loro cavaliere
di partire prima e percorre di conseguenza più strada rispetto all'altro
contendente: fu così che buona parte della zona del Chianti passò sotto il
controllo della repubblica fiorentina ed il gallo nero divenne il simbolo della
"Lega del Chianti".
I
vini di questa denominazione sono ottenuti da uve Sangiovese in purezza o assemblate con una piccola percentuale di
uve a bacca rossa sia locali (come Canaiolo
Nero e Colorino) sia
internazionali (come Merlot e Cabernet Sauvignon).
I
primi vini degustati nel corso della serata sono prodotti dall'azienda I Fabbri, sita in Greve in
Chianti (FI), località Lamole, che segue in vigna i principi dell'agricoltura
biologica e fa un ridotto uso di solforosa in cantina. I due vini sono: 1) il Chianti Classico Lamole 2014 che,
ottenuto da Sangiovese in purezza,
fermenta in vasche di acciaio e matura in tini di cemento per 15 mesi; questo
vino si è fatto apprezzare per la sua freschezza olfattiva e vivacità
gustativa. 2) il Chianti Classico Terre
di Lamole 2013, dal punto di vista olfattivo, rispetto al precedente, ha
mostrato maggiore complessità (arricchita da lievi note speziate,
pepe in particolare) e maggiore struttura al gusto; si tratta di un vino che, ottenuto
da uve Sangiovese per il 90% e da uve
Colorino per il restante 10%, dopo la
fermentazione in tini di acciaio di 50 hl, matura per 15 mesi in vasche di
cemento e botti di rovere francese di varia provenienza da 400 e 500 litri di
secondo e terzo passaggio.
Siamo
passati poi al Chianti
Classico Retromarcia 2014 che, ottenuto
da uve raccolte da viti di Sangiovese
con un'età media di 10 anni, dopo una fermentazione con lieviti autoctoni e 23
giorni di macerazione sulle bucce, matura poi per 18 mesi in botti, barrique e
tonneaux di vari passaggi. Si tratta di un vino di un'eleganza assoluta, di
suadente complessità olfattiva e di grande piacevolezza gustativa. A produrlo
è l'azienda Monte Bernardi che,
sita in Panzano in Chianti (FI), produce vini da uve coltivate con metodi
biodinamici dal 2004.
E'
stata poi la volta del Chianti Classico
Rodàno 2015 di Fattoria Rodàno,
azienda sita sulla strada che dalla valle del fiume Elsa porta a Castellina in
Chianti (SI), in una località dove, nel medioevo, un insediamento benedettino dava
ristoro ai pellegrini che dal Nord Europa si dirigevano a Roma.
Ottenuto
da uve Sangiovese per il 90% e da uve
Canaiolo e Colorino per il restante 10%, raccolte da viti coltivate secondo i
principi dell'agricoltura biologica, questo vino, che matura per 18 mesi in
legno (80% botti di rovere di Slavonia e 20% in barrique), ha mostrato grande
struttura al gusto e note tostate al naso.
Abbiamo
concluso la degustazione con il Chianti
Classico Riserva 2011 dell'Antico
Podere Casanova di Bucciarelli,
azienda sita in Castellina in Chianti (SI) e della cui attività vi è traccia
dalla fine dell'800. Un vino maestoso, sia al gusto che all'olfatto, molto
materico, rimanendo tuttavia elegante e scorrevole; ottenuto da sole uve Sangiovese, questo vino, dopo una lunga
macerazione sulle bucce, matura per 18 mesi in legno.
Un
grande ringraziamento a Pierpaolo e Mena Damiano, aspiranti Sommelier
Enodegustatori, per la gentile e calorosa ospitalità.
Per
restare aggiornati sui prossimi eventi dell'associazione "Enodegustatori Campani"
seguite il sito e la pagina facebook.
Grazie
e alla prossima!
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