venerdì 25 novembre 2016

Vitae vs Bibenda: le cantine premiate in Campania nell'ultimo triennio



 

 

Le avete mai viste così vicine?

 

Come di dite??? Dite "No"?!?

 

Sono passati già tre anni dalla frattura che, a fine 2013, destabilizzò la più numerosa associazione di sommelier presente in Italia... ossia, l'Associazione Italiana Sommelier (AIS).

 

Dopo questa scissione interna, l'AIS, presieduta da Antonello Maietta, continua ad avere il primato per numero di associati, mentre la FIS, ossia la "Fondazione Italiana Sommelier", presieduta da Franco Maria Ricci, detiene come fulcro il celeberrimo Hotel Cavalieri di Roma.

 

"Vitae" è il nome della guida realizzata dall'AIS, che premia i migliori vini (ossia, quelli che hanno ottenuto un punteggio superiore ai 90 punti) con le "4 viti".

 

"Bibenda", invece, è la guida realizzata per i soci FIS, che attribuisce ai migliori vini (ossia, quelli che hanno ottenuto un punteggio superiore ai 90 punti) i famosi "5 grappoli".

 

In passato, quando mamma AIS era unita, la guida era solo una, ossia "Bibenda"... oggi che, invece, di guide ne troviamo due, mi sono chiesto se, confrontando gli elenchi dei vini premiati, avessi trovato delle differenze.

 

Il metodo di valutazione dei vini, anche se cambiano i nomi dei premi assegnati, sostanzialmente cambia di poco o nulla... quindi, a rigor di logica, seppur a degustare i vini non sono le stesse persone, grosse differenze non dovrebbero esserci?!? oppure no?!?

 

Così, curioso come una scimmia, ho voluto focalizzare la mia attenzione sulle aziende vitivinicole campane i cui vini sono stati premiati nelle ultime tre edizioni (2015, 2016 e 2017) delle due guide... Perché ho considerato solo le aziende presenti in Campania? Perché si tratta della mia regione e, quindi, la curiosità era maggiore e, poi, perché considerare tutte le aziende italiane mi avrebbe portato via troppo tempo... magari, per le altre regioni questo lavoro lo farete voi che state ora leggendo :))))))))))

 

Ma ora, bando alle ciance, è passiamo in rassegna i dati :)

 

Le aziende, di cui almeno un vino è stato premiato nelle tre edizioni, sono state 24 per Vitae e 34 per Bibenda... per un totale di 40.

 

Il primo dato interessante è che ci sono state alcune cantine premiate da Vitae ma non da Bibenda e viceversa... In questo triennio su 40 aziende solo 18 (ossia, meno della metà) hanno messo d'accordo le due guide.

 

Mi ha colpito, in particolare, vedere ben 4 cantine premiate per tre anni consecutivi da Bibenda ma nemmeno una volta da Vitae (per non fare nomi, le aziende in questione sono: Cantine Antonio Caggiano, Terre del Principe, Traerte e Villa Diamante)... Che quelli di Vitae non abbiano assaggiati i vini da queste prodotte? Sembrerebbe di no... di queste quattro cantine, sicuramente tre sono state recensite nella guida Vitae... mah! Erano meritevoli o no? Sono stati "di manica larga" quelli di Bibenda o "di manica stretta" quelli di Vitae? A noi che li assaggeremo l'ardua sentenza!

 

Ora, però, vediamo quali sono le cantine superpremiate (ossia, quelle che hanno ricevuto per i loro vini il massimo riconoscimento da entrambe le guide per tre anni di fila):

- Fattoria La Rivolta

- Feudi di San Gregorio

- Marisa Cuomo

- Montevetrano

- Nanni Copé

 

Le suddette sembrerebbero, dunque, le migliori aziende produttrici in Campania... eppure, il vino premiato di una delle suddette, assaggiato in più occasioni, non mi ha mai convinto :(

 

Altre cantine molto premiate (per tutti e 3 anni da una guida e per due dall'altra) sono:

- Ciro Picariello

- Luigi Maffini

- Mastroberardino

- Quintodecimo

- Tenuta Sarno 1860

 

Anche in questo caso, però, con il vino premiato di una di queste osannate cantine mi è andata male... ossia, ho stappato due bottiglie di differenti annate ed è stata la delusione più totale... forse si trattava di annate "minori" o di bottiglie "sfortunate"... oppure, non ci sto capendo più una ma..a!

 

Ma non ci pensiamo e continuiamo la nostra carrellata con le cantine premiate da entrambe le guide (ma un po' meno rispetto alle precedenti):

- Benito Ferrara

- Casa D'Ambra

- Fontanavecchia

- Galardi

- San Salvatore

 

Seguono, poi, come premi ricevuti:

- Cantine Antonio Caggiano

- I Favati

- Luigi Tecce

- Villa Raiano

- Contrada Salandra

- I Borboni

- Masseria Felicia

- Villa Matilde

- Cantine Astroni

- Cantine dei Monaci

- Cantine Tora

- Casebianche

- Colli di Lapio

- Contrade di Taurasi

- La Guardiense

- Perillo

- San Giovanni

- Sanpaolo

- Tenute Rosso Bruno

- Tenuta Scuotto

- Terredora

- Viticoltori De Conciliis

 

Oltre le succitate, mi vengono in mente alcune cantine campane, non presenti in questo "Pantheon" (perché i loro vini non sono stati assaggiati o non apprezzati abbastanza) ma che, secondo me, meritano davvero tanto:

- Agnanum

- Cantine di Marzo

- Guido Marsella

- i Cacciagalli

- Il Sentiero del Riccio

- Pietracupa

 

Morale della favola... le guide servono?

 

In un primo momento, in cui ci si avvicina al vino, penso di si! Perché ti danno, comunque, nel bene o nel male un indirizzo nel vasto mare magnum dell'enologia italiana.

 

Successivamente, quando si inizia a crescere e ad arricchire il proprio bagaglio di esperienze , man mano la tendenza è quella di allontanarsi dalle guide... non mi sognerei mai di dire che un determinato vino è "buono" solo perché premiato da una guida o, al contrario, di classificarlo come "da scartare" perché non ha mai ricevuto un premio... in entrambi i casi, prima di giudicarlo devo assaggiarlo!

 

Oggi, però, le guide mi sono servite... per scrivere questo post :)))))))))))

 

Grazie per la visita e alla prossima!

 

 

 

 

4 commenti:

  1. Grazie per le informazioni che hai fornito in modo molto accurato e intelligente.

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  2. ed il post lo hai scritto benissimo! :))
    un abbraccio........

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  3. pardon... pensavo fossi una donna :(

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  4. Io ho sempre avuto l'impressione che, in alcuni casi, determinate aziende "devono" restare in guida a prescindere dalla qualità del vino prodotto...forse per il prestigio raggiunto, forse perché vendono e fanno vendere... E' un po come il discorso relativo a quei ristoratori che vogliono in carta "i vini che vanno per la maggiore, che sono di moda"...

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Grazie per la visita.

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