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Aprile 2016 - Enopanetteria "I Sapori della Tradizione", Melito di Napoli
Due battesimi in una serata!
Quello della scorsa sera è stato, infatti,
il primo evento organizzato dall'associazione culturale "Enodegustatori
Campani", nonché il primo assaggio pubblico dell'annata 2015 del Lacryma Christi del Vesuvio di Vigna delle Ginestre.
Ospite d'eccezione, il produttore Carlo Ascione che, attraverso le sue
parole e i suoi vini, ci ha mostrato il luogo del napoletano "dove la terra vulcanica è più ricca ed
il sole regala i suoi raggi migliori".
Il nome "Vigna delle Ginestre"
richiama alla mente la famosa poesia di Giacomo Leopardi ed il fiore diffuso
nell'areale; infatti, la vigna storica dell'azienda sorge proprio alle spalle
della villa che ospitò il poeta nella prima metà del '800. Successivamente, a
questi due ettari vitati di proprietà se ne sono aggiunti altri, sempre
caratterizzati dalla presenza di suoli vulcanici dove le viti sono coltivate a
"piede franco".
Attualmente la produzione è di circa
25'000 bottiglie l'anno.
Circa, invece, l'origine del nome “Lacryma
Christi del Vesuvio” vi è una leggenda secondo cui Gesù, quando
Lucifero rubò un pezzetto di Paradiso per plasmare il golfo di Napoli, riversò
sul Vesuvio le sue lacrime che impreziosirono le terre e permisero la crescita
di nobili vitigni; un'altra leggenda vuole, invece, le lacrime di Gesù dettate
dalla commozione che il Cristo provò quando, ammirando dalla cima del Monte
Somma il panorama del golfo e della città, esclamò: "Proprio un pezzetto di Paradiso questo: peccato che i suoi abitanti
siano dei peccatori".
Ad ogni modo... Ecco di seguito le mie
personalissime impressioni sui vini degustati.
Foto di Antonio Giannini |
Il Bianco,
ottenuto da uve Coda di Volpe per
l'85% e Greco per il restante 15%, matura
in solo acciaio. Nel bicchiere si presenta con un vivace colore giallo
paglierino, mentre al naso esprime dapprima delicate note di frutta a polpa
bianca ancora acerba e nespola... ma, giusto il tempo di acclimatarsi ed ecco
che, dopo pochi minuti di sosta nel bicchiere, inizia a stupire con i suoi
intensi sentori di erbe aromatiche, menta in particolare; al gusto risulta pieno
e di buon corpo (maggiore rispetto a quello della più beverina 2014, che è
apparsa nel complesso un po' sottotono), caratterizzato da una sapidità, che dona
persistenza e piacevolezza al sorso, e da un equilibrio di tutto rispetto,
soprattutto se visto in rapporto alla giovanissima età.
Il Rosso,
ottenuto da uve Piedirosso per l'80%
e da uve Aglianico per il restante
20%, matura prima in acciaio e, successivamente, per soli due mesi in botti di
castagno di circa 350 litri (la cosiddetta "meza botte"). Dal colore
rubino intenso con riflessi violacei, intriga al naso con sentori di ceneri,
come a voler richiamare alla mente il suolo vulcanico della zona di produzione,
su cui sbocciano note di ciliegia e macchia mediterranea. Fresco e piacevole al
gusto, mostra un tannino ancora un po' ruvido ma che, penso e spero, il tempo
saprà limare.
Ringrazio, dunque, tutti coloro che
hanno partecipato all'evento e che hanno mostrato interesse nei confronti del
vino e della neonata associazione (ne siete stati davvero tanti!); in
particolare, volevo ringraziare l'avvocato Nicomede
Di Michele, presidente dell'associazione "Fracta Sativa Unicanapa"
che, oltre a deliziarci a fine serata con dei biscotti realizzati con i semi di
canapa, ha invitato la nostra associazione a partecipare con uno stand a "Canapa è",
la fiera della canapa, che si terrà a Frattamaggiore (NA) nei giorni 27, 28 e
29 maggio 2016.
Nell'augurarvi una buona serata, vi ricordo
che per qualsiasi informazione circa la nostra associazione e le nostre
prossime attività potete fare riferimento al seguente sito web: http://www.enodegustatoricampani.it/;
nonché seguire la pagina
facebook dell'associazione.
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Grazie per la visita.