Lo
guardo riposare nel calice e mi sembra di assistere ad un tramonto tra le dune
nel deserto.
Al
naso mi sussurra sentori di miele d'acacia, frutta secca ed erbe aromatiche
bruciate dal sole adagiate su un leggero soffio di spezie orientali; affiorano poi
sfumature di buccia d'arancia, che lasciano infine il posto a delicati sentori di
acqua marina.
Di
grandissima presenza al gusto, mostra un connubio di morbidezza, acidità e
sapidità a dir poco stupefacente, chiudendo poi con un finale di rara bellezza e
persistenza.
Un vino capace di farmi viaggiare con la mente... figlio della Valle della Beqa' dove, tra le montagne libanesi, il caldissimo sole mediorientale permette la coltivazione dei vitigni Obaideh e Merwah ad oltre mille metri sul livello del mare.
beh..che dire.. un uomo al quale gira la testa e capace di viaggiare con la mente, sognare ad occhi aperti non esclusivamente alla vista di una bella donna... ha tutta la mia ammirazione. Così come ce l'ha la descrizione (naturalmente) che dai a questo vino, che naturalmente non essendo intenditrice, non conosco se non vagamente per "nomea" grazie dunque! Buon week end
RispondiEliminaLusingato da questo tuo commento. Grazie e buon fine settimana anche a te!
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