domenica 7 dicembre 2014

Azienda Agricola Corvezzo


I vigneti dell'azienda Corvezzo sorgono tra i comuni di Cessalto e Motta di Livenza, in una fertile area della campagna trevigiana dove la coltivazione della vite è celebrata fin dall'epoca romana.

Fonte: http://www.corvezzo.it/

La tradizione vitivinicola di questa famiglia prende il via agli inizi del '900, quando Giuseppe Corvezzo lavorava i vigneti della prestigiosa Villa Morosina di Motta di Livenza; successivamente, il figlio Giovanni nel 1960 fondò l'attuale sede di Cessalto, portata poi in auge negli anni Novanta dal nipote Renzo.

Fonte: http://www.corvezzo.it/

Oggi l'azienda, guidata da Giovanni e Katia, conta ben 160 ettari vitati; e se in vigna si evita il ricorso a concimazioni chimiche e diserbanti, il rispetto per l'ambiente non viene meno in cantina: un impianto fotovoltaico soddisfa, infatti, l'intero fabbisogno energetico dell'azienda, che tra l'altro punta in futuro alla produzione di energia termica mediante la biomassa derivata dalla potatura invernale delle piante.

Fonte: http://www.corvezzo.it/

Per l'etichettatura delle bottiglie (ridotte nel peso e, quindi, meno inquinanti), come per le scatole di imballaggio, si utilizza carta riciclata; l'azienda aderisce inoltre da anni al progetto Fattorie Didattiche, una realtà patrocinata dalla Regione Veneto che punta all'educazione ambientale su larga scala, coinvolgendo soprattutto le scolaresche e le fasce sociali più deboli.


Vasta è la gamma dei vini prodotti, sia da uve autoctone sia da uve internazionali.
Tra i vini bianchi fermi, recenti ed importanti riconoscimenti ha riscosso il Manzoni Bianco, ottenuto dal vitigno conosciuto anche come "Incrocio Manzoni 6.0.13", frutto del lavoro del Prof. Manzoni (preside della Scuola Enologia di Conegliano dal 1933 al 1958), che lo realizzò incrociando Riesling e Pinot Bianco.


Non mancano di certo i vini spumanti a base Glera, come il Prosecco Biologico "Terre di Marca", e a base Raboso; da quest'ultimo vitigno, il cui nome pare derivare dall'espressione dialettale "rabiosa", l'azienda ottiene sia uno spumante rosso metodo Charmat sia uno spumante rosé metodo Classico che sosta 36 mesi sui lieviti.


Tra i vini rossi fermi ho avuto finora modo di assaggiare il "Ponente" 2012, ottenuto da uve Refosco dal peduncolo rosso e che matura in parte per 9 mesi in tini di rovere da 50 hl; dal colore rosso rubino di buona intensità e vivacità, presenta un naso piuttosto complesso, con sentori di frutti di bosco e fiori rossi, note di erbe essiccate, cenni agrumati e sfumature di pepe nero; al gusto è di medio corpo, mostrando buona freschezza e tannini delicati, finale di discreta persistenza e con buona corrispondenza naso-bocca... un vino che trova facile abbinamento con primi e secondi piatti a base di carne.


A presto per altre recensioni dei vini di quest'azienda veneta dalla filosofia "green", di cui potete trovare altre info sul loro sito web.

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